Giuseppe Politi

15 mag 20202 min

Decreto Rilancio, un intervento per più categorie

Arriva la delibera del Consiglio dei ministri sul Decreto Rilancio che entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La conversione in legge dovrà essere approvata dal Parlamento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. La manovra complessiva consta di 256 articoli e 464 pagine per 55 miliardi di euro, e vuole rispondere alle esigenze di più categorie. Le misure principali comprendono 10 miliardi di euro per la proroga della Cassa integrazione, 4,5 miliardi per il bonus autonomi e partite Iva, 4 miliardi per il taglio dell’Irap, 6 miliardi di contributi a fondo perduto per le Pmi, 1,5 miliardi per il sostegno agli affitti commerciali, 12 miliardi per la liquidità degli enti locali, 2 miliardi per le misure fiscali, 5 miliardi per la sanità, 2 miliardi di contributo per l’adeguamento delle norme anti-Covid e 600 milioni per lo sconto sulle bollette delle imprese. Nel dettaglio, per il lavoro: confermati i bonus per partite iva, prorogata la cassa integrazione al 31 agosto, prorogata la Naspi/Dis-Coll di 2 mesi, stop ai licenziamenti per 5 mesi, indennità di 500 euro per 2 mesi per i lavoratori domestici, reddito di emergenza da 400 a 800 euro per 2 mesi, emersione dei rapporti di lavoro per cittadini stranieri, 12 giorni in più per la legge 104. Per le famiglie: il bonus baby sitter passa a 1.200 euro, congedo parentale retribuito al 50% per i genitori, lo smart working per i lavoratori del settore privato con figli minori. Per le imprese: contributi a fondo perduto, abolizione della rata IRAP, riduzione degli oneri delle bollette elettriche, rimborso spese dell’affitto con credito d’imposta del 60%, proroga della riscossione dei versamenti al 16 settembre, credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro, sovvenzioni per il pagamento dei salari dei dipendenti fino a 12 mesi, sblocco dei debiti della P.A. per 12 miliardi di euro, sospensione della Tosap e sconti sugli investimenti su aziende in crisi. Per il turismo: bonus di 1.000 euro per i lavoratori stagionali, un fondo turismo, bonus vacanze fino a 500 euro, sospensione della prima rata dell’Imu per alberghi e strutture ricettive. Per la mobilità: un bonus da 500 euro per l’acquisto di mezzi di mobilità sostenibile, rimborso dell’abbonamento ai mezzi pubblici. Per le ristrutturazioni: detrazione al 110% per riqualificazione energetica. Misure che per gli analisti non basteranno per superare la crisi economica italiana.