Giuseppe Politi

5 giu 20202 min

Europa, sfida alla difficile crisi economica

La crisi stringe. Continuano ad aumentare le difficoltà in tutta Europa. Mentre si parla dell’Italia che verrà, grazie al Recovery fund e le risorse economiche che lo strumento metterà a disposizione del nostro Paese, sale la preoccupazione che l’impianto della proposta europea possa essere modificato nel corso della trattativa tra i vari paesi membri. Durante l’ultima conferenza stampa, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato come sarà l’Italia di domani, un Paese più verde, più tecnologico, più digitale e più competitivo. Presupposti di base che richiederà l’Ue, per concedere gli aiuti europei previsti e sui quali ogni Paese dovrà fare puntualmente le riforme per ottenere di volta in volta le diverse rate previste dal fondo. Ma i tempi non sembrano essere brevi per riceverli, al momento per ltalia c’è solo la disponibilità del MES di circa 37 miliardi di euro. L’intensificarsi della crisi economica, la fotografia dell’Eurostat, la caduta delle vendite al dettaglio nell'Eurozona (ad aprile -11,7%, su base annua -19,6%), con un calo nella sola Ue dell'11,1%, spinge anche la Bce a rivedere il PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme). Il programma, lanciato a marzo con una dotazione di 750 miliardi, strumento temporaneo di acquisto titoli pensato dalla Bce per arginare il collasso economico determinato dal coronavirus. L’istituto di Christine Lagarde, lo ha ampliato con altri 600 miliardi fino a 1.350 miliardi di euro e prolungato fino a giugno 2021. Una durata prevista fino al superamento della fase più critica del Covid-19. La Bce rende anche noto che al momento gli acquisti del PEPP hanno raggiunto 234 miliardi, e che da quando è iniziata l’emergenza sono stati acquistati 37,4 miliardi di euro di debito italiano, 23,57 miliardi di debito francese e 4,7 miliardi di quello della Grecia. La Bce, ha anche deciso di lasciare invariati i tassi d'interesse, con il tasso principale a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. La presidente Lagarde parla di un crollo senza precedenti nel secondo trimestre, con il Pil che crollerà dell'8,7% quest'anno. Secondo Holger Schmieding, economista tedesco e capo economista della Berenberg Bank di Londra, la decisione della Bce di aumentare il PEPP di 600 miliardi, rispetto all’aspettativa degli analisti di 500 miliardi, dimostra come la Bce sia un’istituzione indipendente, impegnata nel suo mandato di stabilità dei prezzi.