Giuseppe Politi

1 apr 20202 min

Il tallone d’Achille: politica fiscale e finanziaria

Aggiornato il: 2 apr 2020

Prova di forza tra gli stati europei sulla soluzione economica in Ue per la crisi causata dal Coronavirus. Sono due i fronti, da una parte si spinge a trovare una soluzione europea, dall’altra si ritiene che la strada non sono gli Eurobond ma il Fondo Salva Stati. In effetti, i paesi più toccati dall’emergenza sono Italia e Spagna, ma come si sa per effetto del virus, il contagio potrebbe coinvolgere severamente tutte le economie europee. Purtroppo è una questione di tempo, ciò che è accaduto in Cina e poi in altri paesi del mondo dovrebbe far riflettere. Ma gli Eurobond o i Coronabond, come sono stati ribattezzati, sono la soluzione? In parte si, ma c’è un problema di base che crea la discussione con Olanda e Germania in primis. Gli eurobond sono dei titoli di debito (emessi da uno stato debitore e vengono acquistati da investitori, ovvero i creditori) tramite i quali tutti gli Stati membri dell’UE diventano responsabili del debito in maniera congiunta. In poche parole, se uno Stato non dovesse riuscire a ripagare il suo debito, contratto tramite l’emissione di eurobond, non sarebbe nei guai, perché ci sono gli altri membri dell’UE a pagare. Potrebbe essere questo l’aspetto su cui sia i tedeschi sia gli olandesi siano contrari alla sua emissione. Gli eurobond sono come dei titoli di Stato comunitari che hanno l’obiettivo di raccogliere la liquidità per darla ai Paesi più in difficoltà, come l’Italia o la Spagna. Potrebbero servire per le strutture ospedaliere, per misure finanziarie o per sostegno a imprese, lavoratori e famiglie. Strumenti che possono essere garantiti dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) o da un altro istituto di credito ma non dalla Banca Centrale Europea (BCE). Gli eurobond servono a ridurre anche le probabilità di una crisi sovrana ma l’altra faccia della medaglia è che se un governo aumenta troppo il suo debito accolla il rischio e il costo del debito a chi può pagarlo, cioè ai Paesi più virtuosi. Quindi, lo strumento ha questa criticità. Forse bisogna modificare la sua azione sul Paese che crea l’indebitamento, se si può fare. Manca un’armonia in materia di politica fiscale e finanziaria tra i Paesi UE e ci sono profonde differenze tra le economie oltre che nel Pil. Intanto, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per tranquillizzare l’opinione pubblica olandese e tedesca rilascia interviste ai maggiori media nazionali, la tv tedesca Ard e il quotidiano olandese De Telegraaf.