Giuseppe Politi

20 mar 20202 min

Italia, gli istituti bancari messi a dura prova

Banche italiane messe a dura prova, quelle che maggiormente subirebbero gli effetti diretti e indiretti della pandemia. E’ l’analisi contenuta nello Special Report di S&P Global Ratings dal titolo “COVID-19 Macroeconomic Update: The Global Recession Is Here And Now” secondo il quale anche se la gran parte degli istituti bancari del nostro Paese ha iniziato il 2020 con i bilanci più solidi degli ultimi anni, la loro resilienza sarà messa alla prova dalle conseguenze economiche e finanziarie dell’epidemia di coronavirus. E sono vari gli aspetti considerati e critici: dall’operatività degli istituti alle loro prospettive di business, alla qualità del credito e alla redditività, fino alla liquidità. Proprio per questo tutte le banche stanno cercando di mettere a punto dei piani per affrontare il contesto che potrebbe essere in rapido deterioramento, dove l’entità delle conseguenze dipenderà dall’evolversi della situazione e da quanto velocemente si stabilizzerà e tornerà la normalità, oltre all’esito e all’efficacia delle misure adottate dalle autorità per limitare i danni all’economia e al settore privato. Gli esperti ritengono che il previsto rallentamento economico e i suoi conseguenti effetti sul merito creditizio di individui e imprese produrranno problematiche dirette sui business e i profili finanziari delle banche e alcuni istituti saranno più colpiti di altri, dipende dai settori in cui sono più esposti e le aree geografiche più colpite. Decisamente più critica per le banche di piccole dimensioni, con scarsa redditività e con asset problematici. Intanto, le restrizioni alla libertà di movimento colpiranno maggiormente i consumi, la produzione industriale, l’export di beni, il turismo e i servizi. La moratoria sui prestiti ha proprio l’obiettivo di impedire che queste realtà risentano delle restrizioni diventando un sollievo momentaneo alle micro, piccole e medie imprese e in questo verso vanno gli incentivi stanziati dalla Bce per le banche europee perché prestino denaro alle piccole e medie imprese. L’allentamento temporaneo della Bce sui requisiti di capitale e liquidità richiesti alle banche europee, fa sì che possano meglio offrire supporto all’economia. Le previsioni del primo trimestre sono molto negative, configurano una contrazione dello 0,8% rispetto al quarto trimestre dello scorso anno per il Pil italiano, uno scenario che avrà il suo picco nel secondo trimestre e recederà gradualmente nel 2021.