Paolo Baruffaldi

8 lug 20201 min

L’aumento delle disuguaglianze a seguito del lockdown

La disuguaglianza resta uno dei tratti descrittivi della nostra società, solcata da differenze sociali marcate che gli effetti della pandemia da Covid-19 non potranno che accentuare ulteriormente. Lo afferma l’Istat nel Rapporto annuale sulla situazione del Paese. La classe sociale di origine influisce ancora in misura rilevante sulle opportunità degli individui nonostante il livello di ereditarietà si sia progressivamente ridotto. Per la generazione più giovane però l’ascensore sociale resta fermo e le possibilità di crescita restano ridotte. La chiusura delle scuole imposta dall’emergenza epidemica può produrre un aumento delle diseguaglianze tra i bambini: nel biennio 2018-2019 il 12,3% dei minori di 6-17 anni (pari a 850mila) non ha un pc né un tablet ma la quota sale al 19% nel Mezzogiorno (7,5% nel Nord e 10,9% nel Centro). Lo svantaggio aumenta se combinato con lo status socio-economico: non possiede pc o tablet oltre un terzo dei ragazzi che vivono nel Mezzogiorno in famiglie con basso livello di istruzione. Il 45,4% degli studenti di 6-17 anni (pari a 3 milioni 100mila) ha difficoltà nella didattica a distanza per la carenza di strumenti informatici in famiglia, che risultano assenti o da condividere con altri fratelli o comunque in numero inferiore al necessario.