Emanuele L. Basso Ricci

10 apr 20172 min

Flussi in ingresso sugli ETP: YTD e monthly a fine marzo

Anche il mese di marzo si chiude con importanti record per gli Exchange Traded Products. Secondo dati BlackRock, infatti, i primi tre mesi del 2017 si sono conclusi con una raccolta di YTD record di 189.1 miliardi di dollari, addirittura due volte e mezzo il dato 2016, e con una crescita che nel solo mese di marzo fa registrare flussi in ingresso per 64.8 miliardi (nuovo record mensile). A trainare il settore verso questi risultati è l'equity dei paesi sviluppati: flussi in aumento in primis per l'equity USA con 26.7miliardi, 18.5 dei quali investiti sulle large cap, seguita da Giappone 7.4 miliardi ed infine Europa (EAFE) 5.5 miliardi e pan Europe 4.1 miliardi.

I prodotti con un'allocazione i emerging broad hanno invece registrato afflussi per 5.5 miliardi. A spingere l'equity USA oltre le insicurezze derivanti da un clima di rinnovata incertezza politica derivante dal fallimento della proposta di revisione dell'Ocare da parte della nuova amministrazione, sicuramente i buoni dati macroeconomici sull'economia USA e l'atteggiamento "dovish" della Fed.

Mentre per gli aflussi sull'equity Japan possiamo ringraziare l'interventismo della BoJ , gli afflussi sui replicanti europei trovano ragione tanto nei dati macro rassicuranti (soprattutto quelli tedeschi) e il clima politico più disteso con il crescente ottimismo verso delle elezioni tedesche che non dovrebbero riservare svolte antieuropeiste. Gli strumenti obbligazionari hanno mantenuto alti livelli di interesse con il debito emergente sostenuto dal dollaro debole post Fed e l'investment grade corporate che mantiene il momentum e i flussi in ingresso nonostante l'aumento dei tassi.

Quanto all'equity avanzata si evidenzia come gli investitori prediligano un allocazione style di tipo growth o value mentre per le strategie smart beta la leadeship indiscussa è delle allocazioni dividend che vincono tanto per flussi mensili e YTD quanto per asset complessivi investiti. Focalizzandoci sui principali deflussi, i settoriali industrials e consumer services registrano deflussi seppur minimi (più importanti quelli sul settore bank and financials) come anche i prodotti che consentono esposizione all'azionario cinese e sud coreano. A livello regionale notiamo che anche a marzo i flussi sull'Asia restano maggiori di quelli sull'Europa con afflussi inferiori solo a equity USA e equity broad developed. Per il fixed income, invece, i deflussi registrati riguardano principalmente high yield corporate e debito sovrano.