Massimo Crespi
12 mag 20171 min
L'Italia ha raggiunto una modesta ripresa.
La Commissione Ue lascia invariate le stime di crescita invernali: +0,9% nel 2016 e 2017, e +1,1% nel 2018.
Secondo gli analisti "l'espansione della domanda interna è stato il maggior fattore di crescita nel 2016, assieme alla ripresa degli investimenti sostenuta dalla politica accomodante della Bce.
Aumentano anche le esportazioni, tuttavia anche se l'incertezza politica e i problemi nel settore bancario sono noti, per gli analisti rappresentano comunque rischi al ribasso rispetto alle prospettive di crescita italiane.
Bruxelles rileva inoltre che "l'elevata fiducia nella manifattura potrebbe implicare una domanda esterna più forte di quella data dalle previsioni".
La Commissione Ue dunque rivede al ribasso le stime sul deficit italiano, che scende grazie alla manovra-bis a 2,2% quest'anno (a febbraio era dato a 2,4%), e a 2,3% nel 2018 (a febbraio 2,6%).
Questi dati, seppur lievemente positivi, sono ben al disotto delle aspettative, infatti l'Italia rispetto alle altre nazioni europee è quella che è cresciuta di meno.