Emanuele L. Basso Ricci

27 mag 20172 min

ETF: industria e flussi a fine aprile 2017

In aprile, l’industria ETF ha segnato un nuovo record storico arrivando quasi a toccare la soglia dei 4000 miliardi di dollari di asset, continuando un percorso di crescita che, negli ultimi quattro anni, le ha consentito addirittura di raddoppiare le proprie dimensioni. A fine aprile, secondo dati BlackRock, gli afflussi mensili si attestavano a 40.1 miliardi$ mentre i flussi YTD erano pari a 228.6 miliardi di dollari. Se le large cap US rimanevano, ancora in aprile, l’asset class preferita in assoluto con 4.8 miliardi di flussi in ingresso, a livello aggregato, era invece evidente l’interesse maggiore che gli investitori riservavano all’equity non US in generale, con ben 15.2 miliardi di dollari investiti: i maggiori afflussi si erano su prodotti EAFE equity (4.4 miliardi$), broad Europe equity ,(4.3 miliardi$) e broad emerging equity (3.9 miliardi$ ). Se consideriamo l’equity US infatti, questa ha visto nel suo complesso una contrazione fino a flussi per “soli” 9 miliardi di dollari in ingresso per quello che BlackRock constata essere stato il peggior risultato mensile da prima delle elezioni del novembre scorso. Di contro, i flussi su broad Europe equity raggiungervano i 4 miliardi$ per il secondo mese consecutivo: risultati tanto positivi non si verificavano da 2 anni e, secondo gli analisti BlackRock, tali evidenze saranno probabilmente confermate anche dai dati di maggio. L’interesse per Europe, Australasia and Far East era anch'esso solo confermato, con flussi stabili (4.4 miliardi$ ) compatibili con la media degli ultimi 5 mesi. Per la prima volta in sei mesi si sono registrati invece forti deflussi sull’equity nipponico (- 1 miliardo di dollari) dopo un primo trimestre di afflussi record con 24.8 miliardi di dollari di asset raccolti. L’equity broad emergente continua ad attirare capitali e si avvia ad una raccolta annuale presumibilmente superiore a quella dell’anno passato e che, già a fine aprile, ammontava YTD alla metà di quella record archiviata nel 2010 con i 31 miliardi di dollari di flows registrati allora. A livello settoriale Financials e Energy subivano i maggiori deflussi, rispettivamente per 0.6 e 0.5 miliardi di dollari. Quanto all’ equity smart beta, continuava la leadership delle strategie dividend e multi-factor. La raccolta del fixed income si manteneva stabilmente positiva con flussi in ingresso aggregati pari a 11. miliardi$, anche grazie all’adozione sempre più massiccia degli strumenti ETP piuttosto che di altre forme di investimento per questa asset class: quest'ultima gioca ormai un ruolo fondamentale nel sostenere i flussi sui prodotti obbligazionari, flussi che, con i dati aprile, segnavano, nonostante le molte incognite, il quarto mese consecutivo al di sopra dei 10 miliardi$. Il fixed income emergente si attestava a +2.3 miliardi $, registrando anch'esso il quarto mese consecutivo di incremento dopo il debole dato trimestre di fine 2016. Si trattava addirittura di afflussi di poco inferiori ai 2.9 miliardi investiti sui prodotti con focus sui bond corporate investment grade US. Due miliardi di dollari si aggiungevano invece alla raccolta sui Treasuries positiva ormai da inizio anno. Il fixed income corporate europeo investment grade compariva invece tra i segmenti con i maggiori deflussi nel mese di aprile, -1.1 miliardi$.