Emanuele L. Basso Ricci

27 giu 20172 min

ETF, flussi a fine maggio: vince l’equity non US mentre il fixed income macina record

E’ stata l’Europa, nel mese di maggio, ad aggiudicarsi i maggiori flussi in ingresso sull’equity con un ottimo risultato di 9.3 miliardi di dollari sull’equity Europe broad (raddoppiato rispetto ad aprile), un interesse che ha sostenuto anche il record segnato dall’equity EAFE (Europe, Australasia e Far East ) per 8.8 miliardi. Gli Stati Uniti, ora alle prese con deflussi mensili sull'equity per oltre 3 miliardi complessivi, erano già braccati ad aprile dal rinnovato interesse per l’equity europeo ( nonostante le elezioni francesi ) e i 9 miliardi di flussi in ingresso ad aprile erano stati per gli USA il peggior risultato mensile dalle elezioni di novembre. Tuttavia, le large cap americane dominavano ancora come singola categoria di investimento davanti all'equity europeo e EAFE, un primato ora perso. Anche i flussi sugli emergenti sono stati registrati in crescita a maggio per 5.7 miliardi di dollari. Nel complesso, la cifra investita in equity non US, come esplicitata dalle stime BlackRock, ammontava, per il solo mese di maggio, a 30.4 miliardi di dollari. Per gli analisti dell' AM newyorkese, si è trattato del primo mese da oltre un anno a vedere deflussi netti dagli USA nonostante i massimi dell’S&P 500: si va così a registrare anche un record di 119 miliardi YTD in non US equity che appare significativo se si considera che il record assoluto visto nel 2015 era di 173.3 miliardi. Le large cap a stelle e strisce hanno quindi riscosso flussi ridotti, comunque non in grado di compensare i corposi deflussi registrati dalle mid e small cap, soprattutto da queste ultime con uscite per 4.7 miliardi. Il Giappone ha fatto compagnia agli Stati Uniti tra i peggiori mentre il Brasile ha invece trainato gli investimenti ETF negli emergenti. Tra le strategie smart beta, le dividend mantengono la leadership YTD e per AUM ma perdono il confronto mensile con le allocazioni multifactor, che, dopo le dividend, restano le più amate in assoluto dagli investitori rispetto a low volatility, equal weight e single exposure: le strategie smart beta totalizzano oggi asset investiti in ETF per 363 miliardi di dollari e flussi in ingresso per 18 da inizio anno. BlackRock riporta anche la persistenza dell’interesse da parte degli investitori in ETF per i prodotti fixed income, per i quali maggio ha rappresentato il quinto mese consecutivo con flussi positivi: più 14 miliardi di dollari con una marcata preferenza per l’ inv grade corporate debt ( che si avvia a cancellare il record di 32.6 miliardi registrato l’anno scorso grazie ai flussi YTD registrati a maggio per 23.9 miliardi), mentre l’ high yield corporate debt registra seppur moderati deflussi. Di contro, il debito emergente continua però a piacere totalizzando già da inizio anno 10.5 miliardi in ingresso a fronte della raccolta da 11 miliardi complessivi che fece registrare il record nel 2016.