La Redazione

2 ott 20172 min

Revisori condominiali, consulenti tecnici, avvocati e mediatori civili: sinergie tra professionisti

A cura di Ivan Giordano

Giurista d’impresa, Direttore Scientifico Ente di Formazione ICAF e Associazione dei Revisori Condominiali AIReC, Amministratore delegato IGM - Società di Revisione Condominiale

Intervista a Leonardo Barella

Presidente Associazione Italiana dei Revisori Condominiali AIReC

Intervista a Oscar Albricci

Coordinatore progetto IGM POINT, revisore condominiale

REVISORI CONDOMINIALI, CONSULENTI TECNICI, AVVOCATI E MEDIATORI CIVILI:

SINERGIE TRA PROFESSIONISTI A DISPOSIZIONE DEL SETTORE IMMOBILIARE

Il punto di vista sulla revisione condominiali

con gli occhi della prima associazione nazionale.

Dove trova origine la figura del “revisore condominiale”?

La Legge 220/2012 comunemente conosciuta come “Riforma del Condominio” ha introdotto la figura del “revisore” della “contabilità condominiale” oltre ad introdurre importanti nuovi adempimenti in capo agli amministratori immobiliari definendo specifiche linee guida relative agli obblighi contabili e di rendicontazione.

Il D.Lgs 28/2010 e s.m.i. prevede che chi intenda agire in giudizio per controversie di natura condominiale, locazioni, comodati, affitti d’azienda, divisioni (quindi tutte materie nelle quali il tema degli immobili è spesso “protagonista”).

Dal 18.06.2013 AIREC – Associazione Italiana Revisori Condominiali in partnership con ICAF – Istituto di Conciliazione e Alta Formazione ha formato centinaia “revisori contabili condominiali” professionisti esperti nella verifica della contabilità degli edifici in condominio.

La verifica svolta con professionalità e competenza spesso comporta l’emersione di criticità, violazioni contabili e fiscali, gravi inadempienze amministrative.

Infatti spesso il rendiconto condominiale e la contabilità del condominio non sono conformi alle normative in vigore dal 18.06.2013 introdotte dalla cosiddetta “Riforma del Condominio”, nonostante siano trascorsi ormai quattro anni.

Condominii con i conti non in regola, quindi, ma senza che inquilini e proprietari ne siano consapevoli.

Questo cosa può comportare?

Delibere nulle o annullabili, amministratori revocabili,

possibili violazioni di norme civilistiche e fiscali, decreti ingiuntivi opponibili, possibili azioni risarcitorie verso amministratori e condominii.

Uno scenario di cui proprietari e inquilini

spesso non sono assolutamente a conoscenza.