Luca Baj

18 feb 20182 min

La giustizia civile: i veri numeri

Il Sole24Ore ha pubblicato il 13 febbraio un articolo a firma di Luigi Pansini, critico sulla rappresentazione effettiva nei numeri delle cause pendente avanti i tribunale italiani.

Lo scopo è quello di prendere distanza dalle statistiche secondo le quali i tribunali avrebbero un carico contenzioso così importante avanti la “domanda drogata di giustizia”, tra cui annoverare le cause seriali previdenziali, oggi comprese nel totale e che vedono l'Inps detenere il triste primato di primo azionista dei tribunali civili d'Italia con circa un milione di cause.

Vi sono una serie di procedimenti che debbono essere "pesati" così come in realtà sono, come le separazioni consensuali (senza lite), ben diverse da quelle giudiziali, o alle ingiunzioni di pagamento in cui il tribunale provvede senza che si instauri un vero e proprio giudizio.

Vi sono poi i procedimenti di volontaria giurisdizione che non sono indubbiamente cause vere e proprie.

E' altrettanto vero, però, che quando si parla di lentezza della giustizia italiana non si può non tenere conto che carico di lavoro che grava comunque sui giudici.

Anche i procedimenti camerali, o di minor importanza perché non implicano una vera e propria decisione, sono "lavoro" da smaltire.

Con urgenza. E questo non può essere dimenticato.

Nel rapporto "Barbuto" dell'11.8.2015, proprio in relazione alla necessità di una necessaria migliore classificazione dei procedimenti pendenti, evidenziava che il numero dei 5,2 milioni di cause sbandierato negativamente nel 2013 era uno slogan ingannevole

E la circostanza che dai 4,5 milioni del 2014 il numero sia sceso ai 3,0 del terzo trimestre è dovuto a molteplici fattori: l'importo del contributo unificato, il miglioramento dei tribunali quanto a capacità di definizione, alla migliore classificazione e riclassificazione dei procedimenti civili sulla scorta di una corretta nozione di “procedimento pendente”, di “falsa pendenza”, “arretrato civile”.

Guardiamo, quindi, al riguardo i procedimenti pendenti al 30.9.2017 nei tribunali di Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli, Palermo e Bari:

1. i procedimenti pendenti dinanzi al Tribunale di Milano al 30.9.2017 sono 52.515 di cui 6.176 relativi ai procedimenti sommari, 1.510 ai procedimenti di volontaria giurisdizione e 457 ai procedimenti di previdenza e assistenza;

2. i procedimenti pendenti dinanzi al Tribunale di Torino al 30.9.2017 sono 25.406 di cui 1.798 relativi ai procedimenti sommari, 2.873 ai procedimenti di volontaria giurisdizione e 748 ai procedimenti di previdenza e assistenza;

3. i procedimenti pendenti dinanzi al Tribunale di Bologna al 30.9.2017 sono 17.722 di cui 1.414 relativi ai procedimenti sommari, 772 ai procedimenti di volontaria giurisdizione e 379 ai procedimenti di previdenza e assistenza:

4. i procedimenti pendenti dinanzi al Tribunale di Roma al 30.9.2017 sono 126.914 di cui 4.389 relativi ai procedimenti sommari, 3.361 ai procedimenti di volontaria giurisdizione e 4.908 ai procedimenti di previdenza e assistenza;

5. i procedimenti pendenti dinanzi al Tribunale di Napoli al 30.9.2017 sono 78.029 di cui 2.793 relativi ai procedimenti sommari, 1.531 ai procedimenti di volontaria giurisdizione e 6.380 ai procedimenti di previdenza e assistenza;

6. i procedimenti pendenti dinanzi al Tribunale di Palermo al 30.9.2017 sono 34.557 di cui 1.652 relativi ai procedimenti sommari, 709 ai procedimenti di volontaria giurisdizione e 4.941 ai procedimenti di previdenza e assistenza;

7. i procedimenti pendenti dinanzi al Tribunale di Bari al 30.9.2017 sono 53.042 di cui 2.148 relativi ai procedimenti sommari, 1.717 ai procedimenti di volontaria giurisdizione e 5.838 ai procedimenti di previdenza e assistenza.