Giuseppe Politi

2 nov 20182 min

Maltempo, rischio idrogeologico per 7.275 comuni

E’ di Coldiretti l’aggiornamento del conteggio per il 2018 dei danni subiti in agricoltura, per un ammontare totale di circa 750 milioni di euro. Un anno pesante, aggravato anche dai numerosi incidenti provocati dal maltempo. Gli eventi estremi che si succedono di volta in volta in Italia, come le trombe d’aria, i fulmini, le bombe d’acqua, le grandinate, gli smottamenti di fiumi, per non parlare di terremoti, colpiscono ormai ogni parte d’Italia. Vero è che gli eventi distruggono i raccolti e devastano i campi, abbattono gli alberi anche per i frequenti alluvioni, ma uniti ad altre tipologie di cause più devastanti, possono diventare il vero nervo scoperto italiano. Giusto il focus sull’economia, lo spread, la riduzione del debito pubblico o il Pil, ma c’è da ricordarsi anche della composizione della nostra penisola, che per la sua ripartizione, in parte è pericolosa, e necessita, di un dettagliato piano di prevenzione per un completo monitoraggio del territorio. I terremoti, tra cui quello di Amatrice, ci ricordano le migliaia di vittime. Un territorio fragile, in Italia sono 7.275 i comuni classificati a rischio solo per frane e alluvioni, il 91,3% del totale. Un rischio idrogeologico dove per calamità naturali sono state provocate negli ultimi venti anni perdite per 48,8 miliardi di euro secondo dati dell’Unisdr, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di disastri naturali. Il verificarsi di questi eventi, danneggiano parti di territorio come strade e case, cadono pezzi di roccia dalle montagne, mettendo a repentaglio la vita di tante persone. E’ necessario garantire l’incolumità altrui con risorse economiche necessarie al fine di evitare il peggio come ci ricorda la recente storia del ponte Morandi.

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