Enrico Cesani

8 nov 20181 min

Manovra: il Governo vuole negoziare la procedura

Sono quasi esaurite le speranze europee di una revisione della manovra economica italiana. Bruxelles ha effettuato un ultimo tentativo, nella giornata di mercoledì, per cercare di far tornare il nostro Governo sui propri passi e allinearsi ai parametri economici del Patto di Stabilità. Le tempistiche utili per la presentazione di una misura correttiva scadono il 13 novembre, ma non sembra proprio che il premier Conte sia intenzionato a mettere mano a nessun punto inserito nella manovra sebbene si dice pronto a “adottare misure per contenere la spesa” nel caso in cui le rosee previsioni di crescita dovessero essere disattese. Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia sostiene che “Sulla crescita ci sono ancora segnali di grande debolezza”, parole che risuonano come un monito per il Governo gialloverde. É proprio la crescita sovrastimata uno dei punti che preoccupano maggiormente e che verrà probabilmente discusso nell’audizione del Ministro dell’Economia Giovanni Tria alla Camera di venerdì. Sempre più concreta si configura l’ipotesi dell’apertura di una procedura per debito eccessivo. L’obiettivo primario di Lega e M5S è quello di ammorbidire il più possibile queste misure sanzionatorie cercando una soluzione che non contribuisca ancor di più ad esasperare le tensioni finanziarie già in atto. Il rischio per l'Unione è quello di mostrarsi incapace di risolvere le controversie con la strada del dialogo indebolendo ancora di più la sua immagine di organo di raccordo tra le varie realtà nazionali.

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