Enrico Cesani

5 apr 20191 min

Banche: i risparmiatori scendono in piazza

Sono scesi in piazza a Vicenza nella giornata di venerdì i risparmiatori rimasti vittime dei crack bancari. Si aspetta per la prossima settimana la decisione del consiglio dei ministri che dovrebbe intervenire per sciogliere alcuni nodi relativi alla questione dei rimborsi e introdurre nuove regole che permettano maggior trasparenza. Le principali criticità riscontrate sono tre. In prima battuta si discute delle caratteristiche che dovrà avere commissione tecnica che si esprimerà sui rimborsi, oltre a quelle di “competenza, onorabilità e probità” dovrà essere indipendente. La seconda questione all’ordine del giorno del consiglio sarà quella legata al cosiddetto “misselling”, la commercializzazione di uno strumento finanziario avvenuto in violazione del D.Lvo 58/1998 (TUF). Lo scenario che si prevede è quello in cui ogni singola richiesta di rimborso sarà esaminata e i clienti non saranno risarciti di default come si pensava inizialmente. L’ultimo nodo riflette la possibilità, offerta da Bruxelles, di corrispondere i rimborsi di default agli individui in difficoltà economica, coloro che hanno una dichiarazione Isee che non superi la somma di 35mila euro, così come ai risparmiatori che hanno investito in titoli un patrimonio non superiore ai 100mila euro. Quest’opzione “sociale”, così l’ha definita l’unione, non è però vista di buon occhio dai leader del Movimento Cinque stelle perché presupporrebbe la disposizione di un trattamento di disparità pur tra consumatori che hanno la medesima esigenza.

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