Enrico Cesani
11 apr 20191 min
Il gruppo Unicredit rischia di ricevere una dura sanzione dall’Antitrust in merito alla compravendita dei titoli di Stato europei. La stessa società, in una nota, dichiara “non considera più remoto, ma possibile, sebbene non probabile, un esborso di cassa volto al pagamento di una potenziale sanzione”. I fatti sarebbero risalenti al periodo che va dal 2007 al 2012 e si inseriscono in un filone investigativo della Commissione europea che indagava su presunte violazioni della normativa antitrust. Ciò che viene contestato alla banca, insieme ad altri otto istituti di credito europei, è l’aver formato un cartello con il fine di modificare il prezzo dei titoli di Stato europei e limitare così la concorrenza. I dealer si sarebbero passati informazioni sensibili per uniformare poi le strategie di vendita. La sanzione potrebbe essere molto pesante per Unicredit ed arrivare fino “al 10% del fatturato annuo mondiale della società”. Già dal 15 febbraio il dossier europeo è a disposizione della banca che lo sta studiando in funzione della risposta che è attesa da Bruxelles entro il 29 aprile, sempre che non venga concessa una proroga dalla Commissione.