Fulvio Bucci
21 giu 20191 min
Ed alla fine anche Facebook, attraverso il suo fondatore Zuckerberg, ha annunciato l’arrivo di Libra, una moneta virtuale con cui sarà possibile non solo pagare e scambiare denaro sui social network di proprietà, ma in tutto il web. E, perché no, un domani anche fuori. L’obiettivo, per nulla mascherato, è infatti quello di rendere Libra una valuta internazionale, alternativa non tanto al bitcoin – la sfida naturale, considerato che si tratta in teoria di due criptovalute – quanto piuttosto al dollaro. E cioè di trasformarla nella moneta di scambio su scala globale, adottata potenzialmente da due miliardi e mezzo di persone, quanti sono coloro che usano attivamente il social network, ma anche da 1,7 miliardi di persone nel mondo che non hanno un conto in banca, o che sono stufe di versare le commissioni a carte di credito o ai servizi di invio digitale del denaro. Potenzialmente, sul lungo periodo, spazzando via qualsiasi competitor. A questo punto la crisi che da tempo sta colpendo i principali sistemi monetari mondiali, a causa anche delle poco efficaci politiche monetarie messe in atto dalle banche centrali, potrebbe avere una soluzione che arriva proprio dall’alternativa che i nuovi sistemi di crypto valute stanno iniziando concretamente a rappresentare.