Giuseppe Politi

12 lug 20192 min

I 100 anni dell’ABI permettono di fare il punto sull’Italia

Nel 2019 secondo il ministro dell’Economia e Finanze, contrariamente alle stime di Bankitalia che la prevede allo 01%, la crescita del Pil sarà allo 0,2%. Una differenza minima ma che incide in termini di valori. Dopo che sono sfumati i dubbi sull'Italia, secondo il rappresentante del dicastero, si è rafforzata la credibilità nazionale ma permangono rischi al ribasso connessi agli andamenti dei principali partner europei che potrebbero riverberarsi anche nel 2020. Secondo Tria vanno stabilizzati i conti pubblici, cioè il debito, soprattutto nell'interesse degli italiani. Per l'Italia continua il ministro, servono legalità e impegno corale. L'andamento dell'economia italiana da inizio anno è nel complesso soddisfacente perché ha dato segni di stabilizzazione e riteniamo che la previsione contenuta nel Def per il 2019, 0,2 per cento di crescita reale e 1,2 per cento di quella nominale, sia ancora valida. L’intervento tenuto a Milano all'assemblea dell'Associazione bancaria Italiana durante i 100 anni dell’associazione, ha permesso a molti esponenti delle istituzioni di fare il quadro della situazione italiana. E’ necessario mantenere l'Italia nel posto che le compete nel quadro di un'Europa più attenta agli squilibri sociali e al perseguimento di una crescita più equilibrata. Con l'assestamento di bilancio del 2019 abbiamo rafforzato la credibilità nazionale e la fiducia nel Paese, ha poi proseguito il ministro sottolineando come lo spread abbia registrato un significativo ridimensionamento con un'accoglienza favorevole all'emissione di Btp a 50 anni dagli investitori esteri.

Abbiamo già indicato la revisione organica della spesa pubblica e delle spese fiscali come la via maestra per contenere il deficit, creando spazi fiscali per la riforma dell'Irpef. La chiave per massimizzare l'impatto della riforma fiscale sull'economia e l'occupazione è, infatti, la sua sostenibilità finanziaria oltre che economica e sociale.

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