Elena Albricci

20 set 20191 min

B&B in condominio: facciamo chiarezza

Il mercato dei B&B, affittacamere e case vacanze nel nostro bellissimo paese sta prendendo piede ogni giorno di più e con maggiore frequenza i proprietari di seconde case decidono di adibirle ad attività di questo tipo. Ma se queste abitazioni si trovano all’interno di un condominio, quali sono le accortezze da verificare priva di aprire queste attività? Per rispondere a questa domanda è opportuno precisare che per costituire attività di B&B e affittacamere la Corte di Cassazione ha più volte specificato che non è necessaria alcuna delibera in tal senso da parte della compagine condominiale. Tuttavia l’elemento di maggiore importanza e su cui basare le proprie scelte è il regolamento condominiale, se all’interno del regolamento, sopratutto se contrattuale, non è previsto alcun divieto per l’apertura di tale attività gli altri condomini non potranno fare nulla per opporsi. Lo ha specificato la Corte di Cassazione con la sentenza n. 109 del 7.1.2016 con cui ha sancito che un condominio non possa “destinare l’immobile ad affittacamere, attività alberghiera o bed & breakfast ove il regolamento di condominio vieti destinazioni d’uso diverse da quella abitativa”.