Elena Albricci

27 set 20191 min

Diritto all’oblio, si pronuncia la Corte EU

È del 24 settembre la pronuncia della Corte di Giustizia con cui è stato previsto che il gestore di un motore di ricerca, quanto accoglie una domanda di deindicizzazione, è tenuto ad effettuare tale procedura nelle sole versioni corrispondenti agli stati membri dell’Unione Europea. La vertenza su cui è stata chiamata a pronunciarsi la Corte riguardava una controversia tra Google e la Commissione Nazionale per l’Informatica e le Libertà, relativa ad una sanzione irrogata alla Commissione a causa del rifiuto di Google di rimuovere contenuti risultanti dal motore di ricerca. La Corte, tuttavia, ha specificato che quando si parla di diritto all’oblio è sempre necessario effettuare un bilanciamento tra il principio alla riservatezza del richiedenti e quello all’informazione della comunità. Sopratutto in casi come quello in cui è stata chiamata a pronunciarsi la Corte, in cui le attività dell’operatore del motore di ricerca e quelle della sua sede nell’Unione sono indissolubilmente legate quando le attività dello spazio pubblicitario costituiscono il mezzo per rendere il motore di ricerca economicamente redditizio,