Elena Albricci

3 ott 20191 min

Minori, internet e la privacy

La facilità con cui i minori grazie ad internet possono entrare in contatto con concorsi, abbonamenti, sottoscrivere fidelity card, fa sorgere diversi dubbi in merito alla gestione del trattamento dei loro dati, alla loro conservazione ed all’eventuale ipotesi di profilazione. La scorsa settimana abbiamo parlato della maxi multa destinata a you tube perchè non rispettoso della privacy dei più piccoli. Ma non è la sola piattaforma nel centro del mirino. Spesso infatti i giovani navigando in internet, giocando online possono involontariamente rilasciare i propri dati. In realtà nel caso di minori di 16 anni il consenso al trattamento del minore deve essere rilasciato dai genitori dello stesso. In internet la prassi è ben diversa e, molte volte, contraria alle rigide norme imposte dal GDPR. Un’importante ricerca effettuata da IPSOS nel 2017 e durante il Safer Internet Day 2019 contro il Cyber bullismo e uso responsabile della rete, è emerso che 9 minori su 10 (l’87,8%) navigano in rete quotidianamente. Il 18% degli intervistati afferma di trascorrere in rete più di 3 ore al giorno: di questi, 5 su 10 (50,5%) ha dagli 11 ai 13 anni. Non sono solo i minori, spesso gli stessi genitori non si rendono conto che, per esempio, una fotografia scattata con lo smartphone, oltre ad essere condivisa, può essere reperibile automaticamente su tutte le app dello smartphone, questo perchè quando scarichiamo una app, spesso non ci soffermiamo a leggere i consensi privacy, e così per i gruppi whatsupp di classe o della squadra sportiva, le fotografie di classe, le gite scolastiche, le competizioni sportive.