Giorgia Pagni

15 ott 20191 min

Frida Kahlo. Il caos dentro

“Una bomba con un nastro intorno”, così André Breton definì l’arte di Frida, a indicare come l’intensità prorompente dei suoi dipinti sia vestita di bellezza e tecnica ricercata. Dal 12 ottobre al 29 marzo un nuovo progetto espositivo proverà ad andare al cuore di un personaggio tanto popolare quanto complesso. Sono diversi i mezzi impiegati dai curatori Sergio Uribe, Alejandra Matiz, Ezio Pagano e Maria Rosso per raccontare l’universo della pittrice: Frida Kahlo. Il caos dentro è una mostra “sensoriale” che si avvale di tecnologie immersive e coinvolgenti, ma presenta anche rare fotografie personali, preziosi ritratti d’autore, abiti, gioielli, pagine di diario, lettere scritte dall’artista di suo pugno. E per i fan della Kahlo c’è una chicca inedita in Italia: il dipinto Piden aeroplanos y les dan alas de petate (Chiedono aeroplani e gli danno ali di paglia, 1938), ispirato a un ricordo di infanzia, che esprime bene il connubio di dolore e forza d’animo alla base della “bomba” Frida. Sono in mostra poi il ritratto della pittrice che Diego Rivera disegnò nel 1954 e la Nina de los abanicos, sempre di Rivera. Non a caso, ha spiegato la curatrice Maria Rosso uno dei meriti dell’allestimento è di dare ragione del rapporto della Kahlo con il muralista messicano, un amore fatto di affanni, entusiasmi e burrasche che finì per confondere le acque sul valore di entrambi come artisti.