Elena Albricci

16 ott 20191 min

Amministratore revocato, cosa fare dopo

La legge prevede che l’amministratore che compie gravi irregolarità, (ad esempio l’omessa presentazione del rendiconto per più annualità, la mancata apertura ed utilizzazione del conto corrente condominiale, la mancata esecuzione di provvedimenti giudiziali o di delibere assembleari, nel caso di gravi irregolarità fiscali, etc) uno o più condomini possono chiedere giudizialmente la sua revoca. Tuttavia una delle domande più ricorrenti prima di intraprendere tale procedimento riguarda il fatto relativo a chi è legittimato a nominare il nuovo amministratore. Erroneamente, infatti, si pensa che sia lo stesso giudice a nominare un nuovo amministratore, ma non è sempre così. Questo perché il procedimento di revoca è finalizzato esclusivamente all’individuazione dei gravi motivi sanciti dal codice, il giudice non ha altri poteri. Si aggiunga inoltre che è lo stesso codice civile a sancire all’art. 1129 c.c. che nel caso di condomini con più di otto partecipanti ai fini dell’ottenimento della nomina del nuovo amministratore è solo l’assemblea che può provvedere.