Giorgia Pagni

28 ott 20191 min

L’enigma di Pinocchio nell’arte del Novecento

C'è chi lo si ama e chi lo detesta, ma pochi personaggi sono radicati come Pinocchio nell'immaginario collettivo. Al punto che schiere di artisti adulti e vaccinati ne hanno tratto ispirazione per i propri lavori. A esplorare in tutte le sue dimensioni l'influenza del burattino di Collodi nella produzione novecentesca arriva ora la mostra Pinocchio. Da Giacometti a LaChapelle, in calendario a Villa Bardini fino al prossimo 22 marzo. Nel percorso curato da Lucia Fraschi oltre 50 opere – tra video, fotografie, dipinti, sculture in legno, metallo e cartapesta – ci accompagnano alla scoperta del potere di un'icona. Alberto Giacometti, David LaChapelle, Alexander Calder, Bruno Munari, Mimmo Paladino, Luigi Ontani, Venturino Venturi, Paul McCarthy sono solo alcuni dei nomi di spicco che popolano l'allestimento. Accanto alle loro creazioni - provenienti direttamente dagli atelier degli artisti o da musei come la Fondazione Guggenheim di Venezia, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Fondazione Giacometti di Parigi, il Zurcher Hochschule der Kunste/Museum flur Gestaltung di Zurigo e la Fondazione Carlo Collodi – trovano posto installazioni multimediali dedicate a grandi e piccini.