Elena Albricci

28 nov 20192 min

La nuova frontiera social: TikTok e la privacy

L’applicazione cinese denominata TikTok, nota per aver raggiunto in tempi record il miliardo di download, è già sotto il mirino di diverse istituzioni. I Primi a comminare una sanzione per le innumerevoli violazioni privacy della suddetta applicazione sono stati gli americani che hanno condannato TikTok al pagamento di 5,7 milioni di dollari, per aver raccolto illegalmente informazioni personali, senza apposito consenso dei geniroti, relative agli utenti minori. Dopo l’America è stata la svolta del Regno Unito, ed a breve si aspetta un intervento anche da parte del Garante Italiano. In particolare siccome l’applicazione ha attirato l’interesse dei minori diverse istituzioni, come precedentemente illustrato, si sono accorte che la stessa è totalmente priva di un idonea privacy per la protezione dei dati degli stessi minori. In particolare non rispecchia quelle che sono le prescrizioni previste dal Regolamento UE 679/2016. In particolare, all’art. 8 il GDPR prevede che il consenso dell’interessato è valido se prestato da un minore a condizione che abbia compiuto i 16 anni. In italia tale soglia è stata abbassata a 14 anni. Non si tratta semplicemente di una violazione del GDPR, in diversi paesi, in particolare negli Stati Uniti, è stato rilevato che l’utilizzo di applicazioni come quella in oggetto o altre simili e più conosciute, hanno portato ad un forte aumento di casi di estorsione a danno di minori in quanto in diversi casi vedono “avvicinati” da soggetti che li convincono a condividere immagini o video compromettenti. In Italia ha recentemente creato scompiglio l’avviso diffuso da una scuola in cui il preside ha informato le famiglie in merito all’avvicinamento di un pedofilo ad un bambino della scuola proprio mediante l’utilizzo delle chat presenti nell’applicazione.