Guido Politi

28 gen 20201 min

Pil pro-capite, il Centro-Nord quasi doppia il Mezzogiorno

Nel 2018 il Pil in volume a livello nazionale è aumentato dello 0,8% rispetto al 2017. Più dinamico rimane il Nord-est dove il Pil è cresciuto dell’1,4% (dello 0,7% nel Nord-ovest e nel Centro e dello 0,3% nel Mezzogiorno), trainato dalla performance dell’Industria (+3,2% rispetto al 2017) e dai risultati positivi delle Costruzioni (+2,3%) e dell’Agricoltura (+3,1%). A livello regionale sono le Marche a registrare la crescita del Pil più elevata, con un 3% di aumento rispetto all’anno precedente. Un deciso recupero dell’attività produttiva si rileva anche per l’Abruzzo, dove il Pil è cresciuto del 2,2% a fronte dello 0,6% del 2017, e per la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen (+2%). Sopra la media nazionale si posizionano altre tre regioni del Mezzogiorno: Sardegna e Puglia (+1,4%) e Molise (+1,2%). Con 36,2mila euro nel 2018 (35,7mila nel 2017) il Nord-ovest resta l’area geografica con il Pil per abitante più elevato. Seguono il Nord-est, con 35,1mila euro (34,3mila euro nel 2017) e il Centro, con 31,6mila euro (31,1mila euro nel 2017). Il Mezzogiorno, con 19mila euro (poco più della metà di quello del Nord-ovest), supera lievemente il livello del 2017 (18,7mila euro). A livello nazionale l’input di lavoro complessivo, misurato in termini di numero di occupati, è aumentato nel 2018 dello 0,9%. La crescita è stata omogenea in tutte le ripartizioni. Nel 2017, l’economia non osservata (somma della componente sommersa e di quella illegale) rappresenta in Italia il 13,5% del valore aggiunto totale (l’incidenza sul Pil è pari al 12,1%).

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