Giuseppe Politi

20 ott 20202 min

Atlantia, il nodo Autostrade e l’offerta Cdp

Aggiornato il: 23 ott 2020

La situazione Aspi (Autostrade per l'Italia S.p.A.) continua a tenere banco e rimane delicata. Cassa Depositi e Prestiti presenta insieme ai fondi Blackstone e Macquarie una proposta ufficiale per rilevare l'88,06% di Autostrade per l'Italia in mano ad Atlantia. Inoltre, gli offerenti propongono la firma di un memorandum entro il 28 ottobre e per continuare proficuamente la trattativa, chiedono che il cda della holding Atlantia rinvii l'assemblea convocata per il 30 ottobre. Richiesta per l'operazione anche la sottoscrizione di un term sheet per disciplinare i termini e le condizioni e gli assetti di governance della società di nuova costituzione, la quale sarà partecipata da CDP Equity come primo azionista e i fondi Blackstone e Macquarie che contribuiranno alla realizzazione dell'investimento. Inoltre, Cdp, oltre ad esprimere l'a.d. e il presidente della nuova società, avrà uno sconto sul prezzo per il debito di Atlantia. Più precisamente, si chiede ad Atlantia, la sottoscrizione, entro il 28 ottobre, di un memorandum of understanding tra tutte le parti per disciplinare in dettaglio i principali termini e condizioni dell'operazione. Successivamente alla firma del memorandum, in circa 10 settimane, Cdp Equity, Blackstone e Macquarie effettueranno la due diligence, al termine della quale potranno finalizzare un'offerta finale per l'acquisto della partecipazione in Aspi. Da qui, la richiesta ad Atlantia, di differire il cda del prossimo 30 ottobre. L'offerta di Cdp arriva in un momento in cui gli azionisti esteri di Atlantia, sono soddisfatti del titolo che brilla in Borsa, che chiude a +4,62% a 15,29 euro per azione, miglior titolo del Ftse Mib, in quanto gli investitori e il mercato azionario crede in una soluzione della vicenda e anche grazie all'accordo raggiunto per la cessione del 49% di Telepass. Intanto, mentre i soci Atlantia si organizzano in merito, infatti il fondo britannico Tci, che valuta Aspi 10-12 miliardi, ha già aumentato la propria partecipazione nel capitale di Atlantia, portandola dal 6-7% a oltre la soglia rilevante del 10%, per rafforzare i propri diritti di voto nell'assemblea del 30 ottobre, chiamata a deliberare il percorso di dual track avviato a settembre. Inoltre, il CdA di Atlantia, in sintesi, riferisce in una nota il gruppo, ha esaminato la lettera di offerta preliminare per l’acquisto dell’intera partecipazione dell’88% detenuta in Autostrade per l’Italia, ricevuta da Cdp Equity, The Blackstone Group International Partners e Macquarie Infrastructure and Real Assets e pur esprimendo apprezzamento per l’elaborazione dell’offerta, ha valutato i termini economici e le relative condizioni allo stato non ancora conformi e idonei ad assicurare l’adeguata valorizzazione di mercato della partecipazione. Ciò nonostante, pur essendo scaduto il periodo di esclusiva, il CdA ha deliberato di proseguire comunque le interlocuzioni con Cdp e i co-investitori e di riconvocarsi per il prossimo 28 ottobre al fine di valutare un’eventuale nuova offerta vincolante. Un’ulteriore problema è rappresentato dalla forte presenza dei fondi esteri in Aspi (fondi cinesi con Silk Road al 5% e Allianz attraverso il veicolo Appia Investment al 7%), rischia di far andare ulteriormente in mano a fondi esteri (americani, australiani, cinesi e tedeschi), la principale infrastruttura autostradale con un controllo che potrebbe arrivare fino al 70%. Un aspetto su cui la ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli ha precisato che a garanzia di tutta l'operazione c'è Cdp.