Paolo Baruffaldi

15 ott 20202 min

Lo sviluppo sostenibile promosso dalla Commissione Ue

La Commissione europea ha adottato nuove linee guida sugli aiuti di Stato, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2021, in merito al sistema di scambio di emissioni di gas a effetto serra (ETS – Emission Trading System), per sostenere quei settori che, a causa dei costi indiretti delle emissioni, sono maggiormente esposti al rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio. Gli orientamenti sugli aiuti di Stato concessi nell'ambito del sistema per lo scambio di quote di emissioni dell'UE, consentono agli Stati membri di compensare alle imprese dei settori a rischio, una parte dei costi più elevati dell'energia elettrica che devono sostenere, a causa dei segnali di prezzo del carbonio creati dal sistema EU ETS (i "costi indiretti delle emissioni"). Allo stesso tempo, una sovra-compensazione delle imprese rischierebbe di contraddire i segnali di prezzo creati dal sistema EU ETS, per promuovere una decarbonizzazione dell'economia efficace sotto il profilo dei costi e potrebbe creare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Gli orientamenti ETS prevedono la concessione di aiuti soltanto ai settori a rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio a causa degli elevati costi indiretti delle emissioni e della loro forte esposizione al commercio internazionale. Sono stati selezionati come ammissibili 10 settori e 20 sottosettori. Tra questi sono inclusi i settori come l’alluminio, la carta, il rame, il ferro, l’acciaio, alcuni polietileni utilizzati nella produzione di materie plastiche, la fibra di vetro e l’idrogeno.

Un’altra novità riguarda un tasso di compensazione fisso del 75% nel nuovo periodo (con una riduzione rispetto all'85 % previsto all'inizio del precedente periodo di scambio del sistema ETS) e l’esclusione delle compensazioni per le tecnologie non efficienti, al fine di mantenere gli incentivi delle imprese a favore dell'efficienza energetica.

Infine, i nuovi orientamenti subordinano la compensazione ad un ulteriore impegno a favore della decarbonizzazione da parte delle imprese interessate, ad esempio al rispetto delle raccomandazioni emerse dai rispettivi audit sull'efficienza energetica.

In linea con i precedenti orientamenti quindi, la Commissione Ue intende proseguire sulla strada dell’economia green cercando di rendere sostenibile lo sviluppo dell’economia.

E’ evidente come i cambi climatici impongano di perseguire modelli di sviluppo sostenibile.