sharon921

2 feb 20212 min

ABB: a Dalmine attenzione sui nuovi prodotti:“Nuova formazione e no a demansionamenti"

Nella situazione complessa che si sta verificando presso lo stabilimento Abb Dalmine, il numero degli esuberi non dovrebbe rappresentare il problema maggiore da affrontare, dal momento che nel gruppo, e anche nello stesso stabilimento (che occupa circa 750 dipendenti) esiste la possibilità di “girare” e creare nuovi posti. Quello che forse può preoccupare, negli scambi di produzioni e lavorazioni tra le diverse sedi del gruppo, riguarderebbe semmai la formazione professionale e l’eventuale demansionamento dei lavoratori bergamaschi. Queste le preoccupazioni di Giancarlo Carminati, della segreteria FIM di Bergamo, che oggi ha partecipato alle assemblee con i lavoratori di Dalmine.

Entro il 2021, quindi, le linee di produzione dei quadri di "bassa tensione" e la produzione di "quadri di Mt" verranno delocalizzate in Polonia e Rep. Ceca. Notizia inaspettata che ci mette in attenzione perché in questo ambito gravitano 44 lavoratori. A seguire Abb informa che verranno installate a Dalmine nuove linee per la produzione di apparecchiature di "media tensione" provenienti dalla Polonia.

“Questo scambio – dice il sindacalista FIM CISL -, pur rafforzando la posizione di Dalmine nel panorama Europeo nella produzione di apparecchi di M.t., avrà un saldo occupazionale negativo. Verificheremo con la giusta attenzione l'andamento dei nuovi investimenti in ambito M.T., osserveremo che l'alternarsi di produzioni sia seguito da adeguata formazione professionale per i lavoratori coinvolti e che non ci siano demansionamenti, inoltre presteremo la massima attenzione ai "tempo determinato" e agli interinali. Se poi al termine di questo percorso dovessero configurarsi anche numeri limitati di esuberi, questi potrebbero essere pilotati ad una uscita che comporti un accompagnamento alla pensione. Già nel recente passato Abb ha presentato in Italia esuberi finora sempre gestiti con specifici accordi locali che si rifanno ad accordi a livello nazionale.

Nelle assemblee di oggi abbiamo ascoltato le giuste preoccupazione espresse dai lavoratori. Il nostro impegno – conclude Carminati - è di non lasciar nulla e nessuno per strada perseguendo per ogni persona coinvolta la certezza occupazionale e, qualora questo non fosse possibile, un adeguato accompagnamento alla pensione”.