Giuseppe Politi

17 dic 20204 min

Carmina Muralia, trasformare i muri in fogli bianchi

Pennello, caschetto e impalcature. Quando il foglio bianco è la facciata di un edificio, per scrivere una poesia ci vogliono tutte le accortezze. Per far uscire la cultura dai libri e farla vivere tra la gente, la nuova Associazione “Carmina Muralia” ha dipinto la poesia “Il bambino” di Alda Merini al civico 5 di via Montegrappa a Paladina. “Sorgere”. Inizia così la poesia della poetessa dei Navigli. La scritta è blu su fondo bianco e il muro su cui è dipinta appare a tutti gli effetti una pagina bianca da riempire con qualcosa che aiuti a creare delle connessioni tra la gente, un ponte che crei relazioni fatte da fili di luce e letteratura. L’avvio del progetto fondato nel corso del 2019 e poi tenuto congelato – come ogni altra attività - durante il lockdown, parte dalla cultura per creare opere d’arte uniche e affascinanti. Sono serviti tre giorni di lavori per completare la poesia, che mette al centro il bambino e l’idea che – dopo il lockdown - si debba ripartire proprio dall’educazione dei nostri figli.«Ci sembrava giusto cominciare un’avventura con un bambino, una creatura che sta nascendo. I bambini sono il futuro, ma anche il presente. Se non ripartiamo da loro per creare cultura e un mondo un po’ meno spaventoso di quello in cui ci troviamo a vivere oggi, non saprei da dove ricominciare» ha spiegato Cristian Sonzogni, ideatore dell’associazione (dell’associazione insieme ad Anna Yakunina e Laura Lucafò).Non è un caso che questo edificio si trovi a pochi metri dalla scuola elementare Papa Giovanni XXIII. «Quando ci sarà la ripresa della scuola gli alunni potranno leggere la poesia dalle aule. La scuola e la cultura sono fondamentali, cercare di renderla il più accessibile a tutti è uno dei nostri pilastri» ha commentato il signor Sonzogni. «L’obiettivo – ha proseguito – è scrivere i componimenti in lingua originale. Questo vorrebbe aiutare da un lato a creare curiosità, dall’altro a favorire apertura e integrazione. con Bergamo e Brescia, colpite in maniera così dura dall’emergenza sanitaria e poi nominate Capitali della cultura per il 2023. Lavorare in questa direzione ci è sembrato ancora più urgente e importante di quanto già lo fosse in precedenza». Ci sono altre case della città e della provincia che hanno avanzato la loro candidatura per entrare nel progetto, dunque il secondo passo potrebbe essere davvero molto vicino. Di certo è pronta a continuare il suo lavoro Sara Stradi, che è la mano pittrice dell’associazione per la Bergamasca. «Ho dato subito la mia disponibilità come volontaria, e comporre lo scritto inaugurale è stata un’emozione forte» ha spiegato l’artista. Nel frattempo, l’associazione è sempre in cerca di volontari. Sia questi ultimi, sia i proprietari delle case (e così pure gli sponsor interessati), possono mettersi in contatto con Carmina Muralia attraverso l’indirizzo e-mail carmina.muralia@gmail.com; mentre tutte le informazioni dettagliate, così come le risposte ai dubbi che possono sorgere nell’avvio di questa avventura, sono reperibili sul sito www.carminamuralia.comdove sono presenti alcune delle poesie – di ogni periodo storico - tra le quali è possibile scegliere. Il 'Progetto Bergamo' ha preso il via con 'I look at the world' dipinta sulla facciata del Liceo Falcone. Carmina Muralia sbarca a Bergamo città, con la prima poesia del progetto che punta a realizzare almeno 50 opere sui muri del centro. Il terzo lavoro dell'associazione senza scopo di lucro, creata nel 2019 per divulgare l'arte, la cultura e la poesia, fa tappa al Liceo Linguistico Giovanni Falcone, in particolare nella sede di via Meucci. Una delle facciate della scuola ospita ora i versi del poeta e drammaturgo americano Langston Hughes, quelli di 'I look at the world', capolavoro scritto nel 1929 che racconta la vita, la sofferenza e la voglia di riscatto degli afroamericani. Una poesia che è anche un deciso invito a prendere in mano la propria vita, cercando di cambiare il mondo e la propria condizione attraverso azioni concrete. L'opera (bianco su fondo grigio, tre metri di altezza per due di larghezza) è stata trascritta in inglese, come nelle intenzioni dell'associazione, che vuole realizzare ogni singola poesia nella sua lingua originale – ma con le traduzioni sempre disponibili sul sito – per invitare chi legge ad aprirsi verso nuove culture. Si tratta inoltre della prima poesia scritta sulla facciata di una scuola, con l'augurio che non rimanga l'unica. “L'idea di contattare Carmina Muralia è nata leggendo un articolo durante l'estate – spiega la dirigente del Liceo Falcone, Gloria Farisè – e ci è parso subito il caso di far parte del progetto, perché riteniamo che la cultura non debba restare rinchiusa dentro alle aule o alle biblioteche, ma al contrario debba essere visibile e condivisibile. Siamo sempre alla ricerca di nuove iniziative che possano suscitare curiosità e interesse, e questa ci è sembrata particolarmente importante. A quel punto, attraverso la professoressa Maria Trionfini, abbiamo avviato l'iter per cominciare i lavori, grazie anche alla collaborazione del Comune di Bergamo e della Provincia di Bergamo. Il risultato finale ci soddisfa appieno. Ci auguriamo che altri istituti seguano il nostro esempio”.Dopo 'Bambino' di Alda Merini (dipinta a Paladina) e dopo i versi di Franco Arminio tratti da 'Cedi la strada agli alberi' (a Sotto il Monte Giovanni XXIII), Carmina Muralia prosegue dunque nel suo obiettivo di portare la poesia nelle strade, sui muri degli edifici, facendo di Bergamo e della sua provincia un libro a cielo aperto. Chi offrirà la propria casa per realizzare un'opera, potrà al contempo proporre un autore o una poesia.