Livio Baj

4 set 20201 min

Centopassi DOC Sicilia, Cimento di Perricone

Vino con una storia alle spalle – quella delle terre sulle quali nascono le uve con le quali è prodotto – che lo rende unico al mondo. Il Cimento di Perricone (e la sua Cantina Centopassi) non solo ci offre un’esperienza enogastronomica interessante per il palato, ma, soprattutto, ci obbliga a fermarci e riflettere su una realtà troppo spesso dimenticata, o meglio il cui pensiero ci fa male, ci disturba perché ci mette di fronte alle nostre miserie e della quale ci occupiamo (come spettatori) solo quando i telegiornali rovinano le nostre cene – e magari la degustazione di un buon vino – dandoci le notizie dei morti e dei feriti provocati dalla Mafia. Centopassi, cantina sociale nata da Libera Terra di Don Ciotti lavora un vigneto biologico situato nella zona di Palermo. L’areale di riferimento è l’Alto Belice Corleonese, le colline alle spalle di Palermo, tra Monreale, Camporeale e San Giuseppe Jato, dove sorge la Cantina – anch’essa un bene confiscato alla Mafia. Il Cimento è un rosso invecchiato per dieci mesi in legno grande. Ha un colore rosso rubino brillante, con note fruttate che riportano ai frutti rossi e lievi ricordi di spezie. Mentre lo assaporiamo, possiamo gustare oltre a questi sapori, il profumo dolce e deciso della dedica dei produttori a tutte le scuole e agli insegnanti che lottano ogni giorno contro la cultura della mafia.