Sara Vetteruti

30 apr 20202 min

Covid-19 e inquinamento, nasce il progetto PULVIRUS

È stato lanciato a Roma, il 29 aprile, il nuovo progetto PULVIRUS promosso da un’alleanza scientifica tra ENEA, ISS e SNPA, in grado di offrire a istituzioni e cittadini informazioni ed indicazioni basate su dati scientifici concernenti inquinamento atmosferico e coronavirus. Ciò che il progetto PULVIRUS si propone di approfondire, forte delle esperienze e competenze dei suoi promotori, è in primo luogo il legame tra inquinamento e diffusione della pandemia, se questo legame effettivamente vi sia ed in che termini abbia concorso alla diffusione. In secondo luogo «le interazioni fisico - chimiche - biologiche fra polveri sottili e virus», ed infine analizzare ed approfondire gli effetti del cd. lock down sull’inquinamento atmosferico e sulle emissioni di gas serra. La portata del progetto, he si svilupperà nel corso di circa un anno, è davvero ampia, non solo perché permetterà, si spera, di chiarire le interazioni e connessioni esistenti tra inquinamento e diffusione del virus, ma anche poiché rappresenta un’occasione unica per osservare gli effetti del blocco delle sorgenti emissive (evento si potrebbe dire più unico che raro), evidenziando l’ampiezza ed intensità delle misure necessarie «per rispettare i limiti alle concentrazioni e fornire indicazioni per affrontare le cosiddette ‘emergenze smog’ che si ripresentano annualmente». Già entro pochi mesi potrebbero essere fruibili alcuni dati significativi, in particolare nella prospettiva di una analisi di fattibilità dei un sistema di rivelazione precoce ad hoc per l’autunno. L’obiettivo del progetto messo in campo dal pool di enti è sostanzialmente di realizzare una analisi approfondita, supportata da protocolli scientifici verificabili, fornendo così una banca dati essenziale non solo per migliorare la nostra comprensione del fenomeno, ma altresì per agevolare l’assunzione delle eventuali e più opportune decisioni a livello istituzionale.