Elena Albricci

26 nov 20211 min

Diritto di cronaca e lesione del diritto alla riservatezza

Secondo la recente sentenza della Corte di Cassazione, VI sezione, n. 22741/2021, il giornalista che scrive un articolo di cronaca e fornisce dettagli relativi alla vita privata di persone legate al fatto di cronaca commette una violazione del diritto alla privacy.

Come abbiamo sempre cercato di evidenziare, quando si parla di privacy bisogna ricordare il c.d. "bilanciamento dei diritti". In questo caso vediamo contrapposti il diritto alla cronaca con il diritto alla riservatezza dei soggetti interessati dal fatto. Secondo la Cassazione il diritto alla cronaca può comportare una compressione temporanea del diritto alla riservatezza del singolo solo se si rispettano tre fattori: (i) veridicità della notizia pubblicata; (ii) esposizione della notizia secondo criteri di correttezza formale; (iii) sussistenza dell'interesse pubblico alla conoscenza del fatto narrato.

Il verificarsi di tutte e tre le condizioni comporta un esercizio legittimo del diritto alla cronaca e pertanto non espone il giornalista a possibili ritorsioni.