La Redazione

22 gen 20212 min

Fase 1B delle vaccinazioni anti-Covid

Guido Muzzi (professioni sanitarie tecniche): “Un’azione a tutela di tutti gli iscritti”

Bergamo, 20 gennaio 2021 – Prosegue la raccolta delle preadesioni alla vaccinazione anti Covid per gli operatori sanitari e sociosanitari che svolgono la libera professione e che non fanno riferimento alle strutture pubbliche e private accreditate (che invece rientrano nella fase 1A). Oltre che medici, dentisti e infermieri, la ricognizione condotta dall’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo ha coinvolto per questa fase 1B anche l’Ordine dei TRSM (tecnici sanitari radiologia medica) e delle professioni tecniche, della riabilitazione e della prevenzione che conta coltre 3.000 iscritti.

“Ringrazio ATS Bergamo per l’attenzione che ha sempre avuto nei confronti dei nostri iscritti e lo sforzo che anche questa volta, dopo aver provveduto in passato alla campagna “tamponi”, sta mettendo in campo per farli lavorare in sicurezza gestendo e pensando alle loro vaccinazioni – commenta il presidente Guido Muzzi - Quest’Ordine ha inteso come primo compito salvaguardare tutti gli iscritti, siano essi dipendenti pubblici, privati convenzionati o liberi professionisti. Mi riferisco nello specifico a tutti quei Liberi Professionisti che, nonostante la pandemia, continuano ed hanno continuato ad erogare servizi per garantire cure alla popolazione, svolgendo a volte anche funzione di supporto a fronte di una carenza obiettiva di personale”.

Il presidente Muzzi prosegue: “A tutti loro va un sincero ringraziamento in quanto hanno dimostrato non solo di vivere la professione a 360° ma anche di poter dare una mano in modo efficace in questo frangente così delicato. In nome quindi della tutela di “tutti” i suoi iscritti l’Ordine, con il Coordinamento Regionale Ordini TSRM PSTRP della Lombardia, ha intrapreso un’azione di stimolo presso le istituzioni facendo un appello non solo locale, ma anche regionale con lettere in cui veniva richiesto di considerare in toto i Professionisti attivi, indipendentemente che fossero dipendenti, convenzionati o liberi professionisti, in questa prima fase vaccinale, in quanto tutti esposti ad alto rischio”. Un appello che è stato raccolto dall’Agenzia di Tutela della Salute.

“L’Ordine non può che ringraziare tutti coloro che si sono prodigati con abnegazione nella prima come nella seconda fase pandemica, credendo nel valore della professione e in tutti coloro che, pur avendo già lasciato l’attività, si sono messi a disposizione delle istituzioni sanitarie per dire ancora una volta “ci siamo””, conclude il presidente Muzzi.

Laura Melesi

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