Livio Baj

12 feb 20221 min

Fuori dall’algoritmo

Amore, tradimenti, divorzi, sesso, lavoro, vecchiaia, paura della morte senza moralismi, con uno sguardo disincantato e ironico. Samuel Carato, protagonista di Fuori dall’algoritmo di Paolo Zagari (MdS Editore, 2021) è alle prese col firmacopie del suo ultimo libro alla fiera “Se vuoi volare, leggi!”. Il suo momento di gloria si trasforma però n un vero e proprio incubo: un kamikaze minaccia di farsi esplodere seminando il panico fra gli addetti alla sicurezza. Ma ancor più minacciosa e funesta è la comparsa delle sue ex mogli, che si sono autoinvitate per l’occasione. Intorno al protagonista si muovono editori, addetti stampa, scrittori in cerca di visibilità, come l’artista provocatore Primo Aire, e affermati, come Roberto Saviano.

Ognuno di essi racconta in soggettiva la stessa situazione che si svolge in fiera nell’arco di sole due ore. Zagari adotta le regole aristoteliche della tragedia classica di unità di tempo, di luogo e di azione, per mettere in scena una commedia brillante, ironica, dissacrante e rocambolesca, non priva di riflessioni intime e profonde, come è nel suo stile. I protagonisti infatti si raccontano attraverso dei monologhi interiori che ci fanno entrare nelle pieghe più nascoste dei loro pensieri più intimi. È proprio la costruzione del romanzo il suo punto di forza: la tecnica dei monologhi, alternati ai dialoghi in un complesso gioco di incroci tra i vari personaggi, richiama James Joyce (non a caso menzionato nel romanzo).

Fuori dall’algoritmo è un romanzo d'amore, tradimenti, divorzi, sesso, lavoro, vecchiaia, paura della morte, e lo fa senza moralismi, con uno sguardo disincantato e ironico che ricorda molto il cinema di Woody Allen.