La Redazione

3 gen 20212 min

Giovani e lavoro, nelle valli Brembana e Imagna un progetto per orientare nella scelta

Giovani e lavoro: un fondamentale binomio che interessa anche Valle Brembana e Valle Imagna grazie ad un progetto dal titolo “Place me now!”. Finanziato (al 70%) da Anci e Regione Lombardia e supportato da una rete di 33 partner (fra Comuni, Confindustria, Università, Sindacati, Enti di formazione, Fondazioni e Associazioni), il progetto si pone come obiettivo quello di sviluppare percorsi orientativi di qualità rivolti alle abilità dei giovani dai 15 ai 30 anni, per far sì che possano orientarsi nella corretta scelta di un lavoro.

Tre gli ambiti territoriali coinvolti nel progetto: Bergamo (sei Comuni e 152.304 abitanti), Comunità Montana Valle Brembana (37 Comuni e 42.256 abitanti), Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almè (20 Comuni e 52.839 abitanti) ed il Comune di Scanzorosciate, con i suoi 9.925. Da dicembre 2020 e fino al 31 ottobre 2021, si stima che saranno circa 50mila i giovani coinvolti in “Place me now!”.

Il progetto si svilupperà in tre azioni distinte. Si inizierà con una task force in grado di monitorare il binomio fra giovani e lavoro e si proseguirà, poi, con un portale completamente dedicato al tema, affiancato da una piattaforma utile per l'orientamento al lavoro che consenta di personalizzare i percorsi di ricerca dei giovani utenti in base al loro profilo personale e ai propri bisogni. L'obiettivo finale è quello di offrire informazione e formazione di tipo orientativo, dando accesso a percorsi di consulenza orientativa specialistica online.

Il Comune di Bergamo, già attivo con molte esperienze messe in campo da Spazio Infomagiovani, ha colto un’ulteriore possibilità per realizzare qualcosa di innovativo per il nostro territorio che, seppur ricco di risorse e di esperienze di eccellenza, presenta ancora alcune criticità— ha commentato l’assessore alle Politiche per i giovani, Loredana Poli, intervistata dal Corriere —. Si pensi ai “Neet”, cioè ragazzi e giovani adulti che non studiano, non lavorano e non seguono alcun percorso di formazione, o al problema dello “skill mismatch”, cioè la difficoltà crescente delle aziende del territorio a reperire sul mercato alcuni profili specialistici molto richiesti. E oggi irrompe oggi la pandemia i cui effetti sul mercato del lavoro vanno affrontati con progetti che consentano ai giovani di investire in competenze, e ai territori stessi di dotarsi di strumenti e risorse che promuovano il rafforzamento, lo sviluppo e la costruzione di futuro”.