Paolo Baruffaldi

5 apr 20211 min

I piani strategici UE per la digitalizzazione

La Commissione europea, delineando gli obiettivi e le modalità per il passaggio al digitale entro il 2030, punta a un’Europa più forte, aperta e interconnessa, con una visione comune basata su principi chiari, quali la connettività universale, i diritti alla privacy e alla libertà di espressione.
 
La strategia digitale, elaborata dalla Commissione a febbraio 2020, è stata prima corroborata dall’invito del Consiglio europeo a presentarne una bussola, e infine dal recente discorso della presidente Ursula von der Leyen, che esorta a fare dei prossimi anni il decennio digitale europeo. Attraverso un’attuazione più rapida dei principali progetti multinazionali approvati in tal senso si intende quindi incrementare il digitale.

La strategia europea si basa su 4 principi con cittadini (circa l’80 %) dotati di competenze digitali e professionisti (circa 20 milioni) altamente qualificati nel settore digitale; la creazione di infrastrutture digitali sostenibili, sicure e performanti (ad esempio, entro il 2030 tutte le zone abitate dovranno essere coperte dal 5G); la trasformazione digitale delle imprese (entro il 2030 tre imprese su quattro dovranno utilizzare servizi di cloud computing, big data e intelligenza artificiale); la digitalizzazione dei servizi pubblici (disponibili online, con accesso da parte di tutti i cittadini).

La Commissione si impegna a gestire l’avvio di progetti multinazionali in cui confluiscano investimenti UE, dagli Stati membri e dall'industria. Tra questi sono contemplati un'infrastruttura di elaborazione dati paneuropea, la creazione e la diffusione di processori a consumo ridotto affidabili di prossima generazione.