Elena Albricci

2 lug 20201 min

Il giusto compenso del DPO

Il regolamento Europeo n. 679/2016 ha introdotto la figura del DPO, considerato il maggior esperto in tema privacy in azienda, il DPO è un soggetto il cui compito è quello di organizzare il trattamento dei dati raccolti dall’azienda e far rispettare il regolamento. Si tratta di una figura cardine, sopratutto se si pensa ad aziende di grandi dimensioni, dove la raccolta e la circolazione dei dati raggiungono numeri particolarmente alti. Preme precisare, entrando nel vivo dell’argomento che ci riguarda, che il Dpo può essere una persona interna od esterna all’azienda. Se interna, deve essere scelto tra i dipendenti che hanno conseguito l’esame da DPO con conseguente certificazione, e pertanto, nella maggior parte dei casi, non ci sono particolari problemi nella quantificazione del compenso. Diversa è la situazione dei DPO esterni, che in quanto tali, sono dei professionisti di cui l’azienda si avvale e che pertanto percepiranno un compenso in ragione dell’attività ricevuta. Ad oggi non esistono tabelle od indicazioni ufficiali che standardizzano il costo delle attività che possono essere svolte da un DPO. Ogni professionista, pertanto, ha la possibilità di proporre la cifra che ritiene più congrua all’attività che deve svolgere, solitamente è opportuno fare una comparazione tra l’attività privacy già svolta dall’azienda, l’attività che dovrà svolgere, la grandezza dell’impresa e le particolarità in tema privacy che possono interessare l’azienda.