Paolo Baruffaldi

8 ott 20211 min

Il Parlamento UE su sorveglianza e privacy

Il Parlamento UE ha espresso preoccupazione per le implicazioni sulla privacy delle tecnologie di Intelligenza Artificiale. Per questo motivo i deputati chiedono forti salvaguardie quando tali strumenti sono utilizzati dalle forze dell’ordine, al fine di combattere la discriminazione e garantire la privacy.

In particolare, in una risoluzione adottata da 377 a favore, 248 contro e 62 astenuti, i deputati sottolineano il rischio di pregiudizi algoritmici nelle applicazioni che usano l’Intelligenza Artificiale (IA); rischio che rende necessari una supervisione umana e un chiaro quadro giuridico, soprattutto se le tecnologie vengono utilizzate dalle forze dell’ordine e di controllo delle frontiere.

Sul tema Intelligenza Artificiale e sulle implicazioni in materia di protezione dei dati personali è intervenuto anche il Garante Privacy, riportando i dati dello studio “Artificial Intelligence and Urban Development”, commissionato dal Parlamento europeo.

Tale studio evidenzia, in particolare, che l’applicazione delle tecnologie di intelligenza artificiale allo sviluppo delle cosiddette “smart cities” (o “città intelligenti) può comportare seri rischi, sia per i singoli individui che per i delicati equilibri di coesione territoriale. Potrebbe crearsi un vero e proprio divario, in termini di sviluppo e opportunità sociali ed economiche, tra singole zone delle città, tra città e contesto extra-urbano e fra le varie città di un dato territorio.