Paolo Baruffaldi

15 ott 20211 min

Il Tar del Lazio sul cassettinaggio

La recente sentenza del Tar Lazio n. 7720/2021 definisce la pratica del cassettinaggio "scorretta" e "aggressiva" ai sensi degli articoli 24 e 25 del Codice del Consumo. Il cassettinaggio consiste nel depositare nelle cassette delle lettere di tutti i singoli condomini, comunicazioni contenenti la minaccia di procedere al distacco della fornitura, senza esperire preventivamente, come prevede la legge, le iniziative finalizzate a recuperare il credito nei confronti dei soli condomini morosi, come vorrebbe la legge n. 220/2012

L'art. 24 in particolare considera aggressive tutte quelle pratiche commerciali che, tenuto conto delle caratteristiche e dei casi concreti "mediante molestie, coercizione, compreso il ricorso alla forza fisica o indebito condizionamento, limita o è idonea a limitare considerevolmente la libertà di scelta o di comportamento del consumatore medio in relazione al prodotto e, pertanto, lo induce o e' idonea ad indurlo ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso."

Il successivo art. 25 invece, descrive nel dettaglio che cosa deve intendersi per minaccia, molestia, coercizione e indebito condizionamento del consumatore, evidenziando che a tal fine occorre anche considerare i seguenti elementi:

Nel caso trattato dal TAR del Lazio la pratica è stata considerata scorretta ai sensi dei suddetti articoli 24 e 25 del Codice del Consumo.