sharon921

3 lug 20212 min

L’ECONOMIA DEL FUTURO E’ YOLO

“Benvenuto nella YOLO Economy”, titola il New York Times. L’acronimo reso popolare dal rapper canadese Drake e rilanciato la scorsa settimana dal primo giornale americano è la chiave per comprendere il marketing in questo secondo anno segnato dalla pandemia. Letteralmente YOLO sta per “you only live once”. Tradotto: si vive una volta sola.

«La yolo economy sta facendo reinventare la vita ai più giovani. La pandemia ha avuto un impatto, anche emotivo, su tutti. Ha alimentato l’ansia per la perdita di persone care e di posti di lavoro. Tutto questo sta spingendo molti millennial a rivalutare le proprie priorità. Alcuni stanno abbandonando lavori stabili per avviare nuove attività. Il rischio sembra essere il nuovo mantra, dopo mesi segnati da uno stato di ansia ed esaurimento» ha scritto Kevin Roose del New York Times. Dopo un anno di pandemia e centinaia di videoriunioni, voglia di evasione e leggerezza sembrano quindi essere le parole d’ordine della generazione Z (under 25) e dei millennial (26-41 anni), che lasciano lavori stabili in cerca di avventure post-pandemiche incoraggiati dall’aumento dei tassi di vaccinazione, da un mercato del lavoro in ripresa e dai conti bancari “ingrassati”, dopo un anno di risparmio per via della vita casalinga. Secondo il Times, questo nuovo approccio al lavoro e alla vita coinvolgerebbe circa il 40% della forza lavoro globale, che avrebbe intenzione di cambiare datore di lavoro entro il prossimo anno. Per l’Italia la percentuale scende al 33% ma tra i giovani uno su due sta valutando di cambiare.

La YOLO economy – concludono gli esperti - è un fenomeno complesso che si accompagna ad altre tendenze, come l’ascesa della gig economy, le possibilità offerte dal digitale e la scomparsa dell’orario fisso.

LA YOLO ECONOMY IN ITALIA E GLI EFFETTI SUL MERCATO DEL LAVORO

La spinta al carpe diem avrà un impatto importante anche sul mercato del lavoro italiano: migliaia di giovani tra i 20 e i 36 anni— in buona misura profili con titoli di studio elevati, impiegati in industrie di prestigio dalla finanza alla consulenza, alla cultura — si scoprono insoddisfatti dei percorsi di carriera offerti loro. Tra i settori più papabili, ci sono quelli legati al digitale e alla grafica, all’e-commerce e alla sanità. Il fattore “Yolo” scatta quando si parla di giovani ben pagati e con un buon lavoro, che però sono pronti a rischiare – o a mettersi in proprio perché l’idea di tornare al lavoro pre-covid è impensabile. Si tratta comunque di un fenomeno di natura elitaria, che interessa una fascia di persone privilegiate; sono pochi i lavoratori precari e sottopagati a poter prendere una decisione simile (questi cercano piuttosto un lavoro con migliori condizioni salariali).

NOTE

· Sole 24Ore; Yolo economy, giallo e ascolto: le parole della ripartenza

· Sole 24Ore; “Yolo economy”: perché un italiano su 3 vuole cambiare lavoro. I 10 mestieri al top

· Corriere della Sera; Fattore «Yolo», perché i giovani sognano di cambiare lavoro dopo la pandemia