Paolo Baruffaldi

24 set 20212 min

La Commissione UE sui rifiuti elettronici

La Commissione UE ha compiuto un passo verso la risoluzione del problema dei rifiuti elettronici e dei disagi causati ai consumatori dall’esistenza di caricabatteria diversi e incompatibili per i dispositivi elettronici. E presenta una proposta normativa volta ad adottare una soluzione di ricarica standardizzata per tutti i dispositivi interessati.

Con la proposta di revisione della direttiva sulle apparecchiature radio, le porte di ricarica e la tecnologia di ricarica rapida saranno armonizzate. In particolare, le porte USB-C diventeranno il formato standard per tutti gli smartphone, i tablet, le videocamere, le cuffie, gli altoparlanti portatili e le console portatili per videogiochi.

La Commissione propone anche di separare la vendita dei caricabatteria da quella dei dispositivi elettronici, con maggiori vantaggi per i consumatori e una riduzione dell’impronta ambientale associata alla produzione e allo smaltimento dei caricabatteria.

La Commissione propone, dunque, di: armonizzare le porte di ricarica per i dispositivi elettronici: il formato standard sarà l’USB-C. I consumatori potranno in tal modo ricaricare i loro dispositivi con lo stesso caricabatteria USB-C, indipendentemente dal marchio del dispositivo. armonizzare la tecnologia di ricarica rapida, contribuendo, da un lato, a evitare che i produttori limitino senza motivo la velocità di ricarica e, dall’altro, a garantire che la velocità di ricarica sia la stessa quando si usa un qualsiasi caricabatteria compatibile con un dispositivo;vendere i caricabatteria e i dispositivi elettronici separatamente. I consumatori potranno comprare un nuovo dispositivo elettronico anche senza un nuovo caricabatteria, con la conseguente limitazione del numero di caricabatteria superflui o inutilizzati; informare meglio i consumatori. I produttori dovranno fornire informazioni pertinenti sulle prestazioni di ricarica, indicando anche la potenza necessaria per ricaricare un determinato dispositivo e se quest’ultimo supporta la ricarica rapida. Ciò permetterà ai consumatori di verificare con maggiore facilità se i caricatori che già possiedono soddisfano i requisiti dei loro nuovi dispositivi o li aiuterà a scegliere un caricabatteria compatibile.