Albricci Elena

13 mar 20201 min

Misurare la febbre ai dipendenti

Contrariamente a quanto sta accadendo in questi giorni, dove diverse società dove si lavora in linea nella catena di montaggio, nonostante abbiano attuato le misure di distanza minime indicate nel decreto dell’8 marzo hanno attuato, anche, la prassi non specificamente prevista nel suddetto decreto, di misurare la febbre ai propri dipendenti all’entrata ed all’uscita della giornata lavorativa. È bene specificare che le attuali leggi sulla tutela della privacy non consentono ai datori di lavoro di misurare la febbre ai loro dipendenti, contrariamente a quanto accade in aeroporto, dove i passeggeri sono obbligati a passare sotto uno scanner che rileva la temperatura corporea. Questa distinzione di trattamento è giustificata dal fatto che in fabbrica il dipendente viene riconosciuto con nome e cognome e quindi il suo dato, sopratutto se così personale e specifico come la temperatura corporea, non è e on può essere minimizzato. In aeroporto, al contrario, i passeggeri sono identificati con un codice che non permette l’immediato riconoscimento del passeggero.