Giuseppe Politi

13 nov 20202 min

Ristori bis, al via ulteriori aiuti per le aziende

Il Governo cerca di rispondere alla crisi con nuove azioni per indennizzare le imprese colpite dal restringimento delle misure causate dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Il decreto Ristori bis, è stato pubblicato da qualche giorno in Gazzetta Ufficiale e prevede aiuti, indennizzi e bonus per imprese e lavoratori, soprattutto nelle zone rosse. Secondo l’ultimo DPCM, i ristori sono destinati soprattutto alle imprese delle zone rosse e arancioni, costrette a una chiusura quasi totale dell’attività. Da qui, viene confermata la sospensione dei contributi previdenziali per le aziende danneggiate, un ulteriore estensione dei beneficiari dei contributi a fondo perduto, il credito d’imposta per gli affitti commerciali e un sostegno ai settori più colpiti, come ristorazione, cinema, musei, teatri, centri commerciali e settore turistico. In totale il valore delle misure è di 2,56 miliardi di euro, che si aggiungono ai 5 miliardi del precedente decreto ristori che è entrato in vigore il 29 ottobre scorso. La versione definitiva del testo in Gazzetta Ufficiale, prevede la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per le attività colpite dal DPCM 3 novembre, in particolare le attività con sede nella zona gialla possono beneficiare della sospensione dei versamenti per il mese di novembre, quelle nelle regioni in zona arancione e rossa anche per il mese di dicembre. I versamenti sospesi dovranno essere versati entro il 16 marzo 2021 e sarà possibile il pagamento a rate. La differenza rispetto al precedente decreto e che in questo contempla la sospensione per area, o meglio è modulato a secondo dell’area di riferimento. I contributi a fondo perduto sono collegati ai nuovi codici ATECO come pizzerie al taglio, piadinerie, gelaterie, pasticcerie e bar senza cucina (non incluse nel precedente decreto) ubicate nella zona rossa o arancione e prevedono un incremento del beneficio del 50% sui contributi a fondo perduto. Con l’ampliamento della platea di beneficiari al fondo perduto e alla conseguente estensione dei codici ATECO, sarà possibile la richiesta anche per le attività economiche che hanno sede nei centri commerciali, in più sarà valido per negozi di abbigliamento, ambulanti, centri estetici e altre attività di servizi alla persona e agli animali. Il provvedimento prevede inoltre per le aziende presenti nella zona rossa (soggetti ISA), la proroga dell’acconto IRPEF, IRES e IRAP fino al 30 aprile 2021 indipendentemente dall’andamento del fatturato. Per le aziende di cui ai codici ATECO, viene cancellata anche la seconda rata dell’IMU ma a condizione che i proprietari degli immobili ad uso commerciale devono essere anche gestori delle attività. Per quanto riguarda la filiera agricola, pesca e acquacoltura, prevista la decontribuzione a tutto il mese di dicembre, misura nella quale sono stati stanziati 100 milioni di euro per il 2020. Previsti anche aiuti economici per le famiglie con figli a causa della sospensione della didattica in presenza. Nella zona rossa, la didattica è limitata solo ai ragazzi fino alla seconda media, per cui sarà possibile richiedere il bonus baby-sitter fino a 1000 euro se i genitori non possono usufruire dello smart working. Inoltre, sarà previsto il congedo straordinario per i lavoratori dipendenti retribuito nella misura del 50%. Agevolazioni anche per le famiglie con disabili a carico, in caso di chiusura di scuole e centri diurni. Invece, per il terzo settore, organizzazioni di volontariato e promozione sociale, un fondo straordinario.