Elena Albricci

22 giu 20211 min

Un altro colosso condannato per violazione privacy

Il tribunale di Versailles ha recentemente condannato il colosso dei mobili Ikea a pagare 1,2 milioni di euro, e non solo si parla anche di pene detentive con condizionale da applicarsi ai 13 dipendenti che nel periodo tra il 2009 e il 2012 hanno fatto spiare alcuni dipendenti. Secondo il Tribunale, Ikea ha condotto una campagna di spionaggio personale su rappresentanti sindacali, dipendenti e addirittura alcuni clienti insoddisfatti. Secondo quanto si legge nella motivazione della sentenza si tratterebbe di "ricettazione di dati personali in modo fraudolento".

Si tratta di una sentenza particolarmente importante nel mondo privacy in quanto delinea una nuova interpretazione che potrebbe diventare il punto di riferimento per situazioni simili in Europa.

Preme precisare che i dati dei dipendenti, sia di imprese pubbliche che di quelle private, devono avere la consapevolezza in merito alle attività di trattamento dei loro dati personali, sopratutto se sensibili.

Questa regola vale sin dall'inizio del rapporto, possiamo dire anche nella fase embrionale del rapporto, ovvero anche nel momento in cui si consegna un curriculum o si fa un semplice colloquio.