Finalmente si può parlare di Crowdfunding immobiliare anche in Italia
Grazie all'applicazione dell'articolo 57 del decreto legge 50 del 24 aprile 2017, denominato "Manovrina", anche in Italia si potrà finalmente, parlare di crowdfunding immobiliare.
Inizialmente, infatti, i possibili beneficiari erano solamente le c.d.“start-up innovative”, definite da Consob come piccole società di capitali, molto giovani e sorte in settori innovativi e tecnologici, questo aveva impedito lo sviluppo di questa pratica di micro-finanziamento. Ora il sopracitato articolo del decreto Manovrina, parlando solamente di " PMI" apre il campo di applicazione a tutti i settori.
Tale situazione è stata immediatamente presa di petto dalle già esistenti piattaforme di crowdfunding, registrate in Consob.
Uno dei progetti più innovativi definito "intervento di crowdfunding sociale", riguarderà il portale Wearestarting, il progetto denominato “Città del vetro”, che prevede la riqualificazione dell’entroterra di Savona, in modo da ristrutturare tutta la zona confinante dello stabilimento della ex vetreria Savam.
L'obbiettivo è quello di raccogliere 5 milioni di Euro, acquistando quote di Altare Srl, la culla operativa dell'operazione.
L'operazione si rivolge a due tipologie di investitori: gli investitori c.d. abituali, cioè coloro che destinano già, parte del portafoglio in prodotti finanziari e i c.d. investitori digitali, cioè tutti coloro che cercano in rete, idee in linea con i loro interessi e con il loro portafogli.
Si tratta di piccoli investitori ma che nel crowdfunding sono comunque fondamentali, ricordiamo che il crowdfunding viene definito come una pratica di micro-finanziamento in grado di mobilitare individui e risorse, infatti, il termine crowdfunding viene spesso tradotto con "finanziamento collettivo".
Si spera che con questi nuovi progetti, cambi l'idea sbagliata che molti hanno di questa pratica, che non rappresenta un modo per saltare il canale bancario, ma qualcosa che lo completa e lo migliora.
