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VanEck rilancia sul Bitcoin: l'asset manager di New York lancia i suoi indici composite sulle cr


VanEck, storico e innovativo issuer statunitense, appartiene alla schiera di quegli asset managers che recentemente hanno sottoposto al vaglio della SEC proposte per l’emissione di exchange traded funds strutturati per replicare l’andamento del Bitcoin vedendosi poi costretti a ritirare le proprie iniziative a causa di un allungamento dei tempi necessari per l’arrivo sul mercato dei primi contratti futures sulle cripto valute. Oggi la disponibilità di questi e di nuovi contratti derivati è però concreta e le principali e più innovative borse valori globali offrono già sul mercato questi prodotti ad istituzionali ed, in maniera indiretta, anche al pubblico retail. L’accesso ai mercati di borsa regolamentati dovrebbe consentire alle criptovalute, grazie ad una maggiore varietà di investitori e alla possibilità di assumere posizioni short sulle stesse, di ridurre, almeno in prospettiva, l’estrema volatilità da cui sono caratterizzate ( Bitcoin risulta diciotto volte più volatile del dollaro statunitense) contenendone l’impiego puramente speculativo e i rischi connessi. In realtà, la recente crescita del Bitcoin, che ormai si avvicina ai 10000 USD, si fonda già su una nuova solidità evidenziata da questi asset, prima a fine settembre con il rapido recupero dopo lo stop alle negoziazioni e alle ICOs in Cina e, poi, ancora ad ottobre, quando tali assets si sono dimostrati poco vulnerabili alle dichiarazioni poco lusinghiere di molti importanti asset managers(tra i quali BlackRock). Mente permangono i dubbi di bolla speculativa, e ci si interroga sul reale valore di un Bitcoin regolamentato, VanEck, già unico tra i primi dieci AM negli Stati Uniti a proporre una soluzione ETF Bitcoin alla SEC, non perde occasione di dimostrare il proprio interesse per i digital assets. Infatti, l'issuer lancia oggi sul mercato, in partneship con la londinese CryptoCompare (data provider specializzato in assets digitali) una gamma di sedici indici sulle criptovalute, riconoscendo dunque l’importanza del settore nel suo complesso e l’opportunità di business che si nasconde dietro all’indexing di assets con un potenziale di crescita tanto elevato, questo indipendentemente dal valore delle singole valute e dal suo odierno grado di maturità delle stesse. Gli indici proposti, gestiti dalla controllata MVIS, sono calcolati in base a i dati forniti da 50 cryptocurrency exchanges operanti a livello globale con le valutazioni espresse pesate in base a i volumi e gli indici sono naturalmente aggiornati in tempo reale in ogni momento. Naturalmente lo storico è molto contenuto e si spinge al massimo fino al 2014. Sul mercato sono già presenti diversi indici single currency su questi asset digitali: l’affidabilità degli stessi nasce soprattutto, dalla capacità di questi di esprimere realmente l’andamento di un mercato molto frammentato e dinamico come quello di una criptovaluta, risultato che viene ottenuto massimizzando affidabilità, peso e numero delle sorgenti consultate per stabilire prezzi e volumi. La vera novità è costituiti dagli indici composite, se così possono essere chiamati, che offrono uno spaccato del mercato delle cryptocurrencies nel suo complesso, aggregando le valutazioni espresse dagli investitori in merito ad oltre 100 assets digitali. Fondamentale passaggio anche per la creazione di un ETF sufficientemente diversificato su asset tanto volatili, gli indici compositi hanno cominciato da pochi mesi a suscitare l'interesse del mercato ( sono nate iniziative come il Digital Currency Index o il FAAST5 Index) e l'iniziativa di VanEck, pur restando ad ora quella di maggior risonanza mediatica, specialmente per quanto attiene al mercato ETF, farà molto probabilmente da apripista a quelle di noti index providers. VanEck, nel dettaglio, propone un ribilanciamento mensile di pesi e, ove previsto, delle componenti oltrea prevedere, come accade in campo equity o bond, un sistema di limitazione del peso per preservare la diversificazione del portafoglio indice. I pesi sono attribuiti, come anticipato, in base alla capitalizzazione di mercato di ciascuna valuta (Bitcoin oggi capitalizza 41 miliardi di dollari sui 100 che le criptovalute raggiungono a livello globale) e questo genera indici large, mid e small cap, a seconda che vengano prese in considerazione i diversi livelli di capitalizzazione evidenziati dalle componenti del MVIS CryptoCompare Digital Assets 100 Index, l’indice onnicomprensivo degli asset digitali osservati da VanEck. MVIS CryptoCompare Digital Assets 25 (indice capped al 20% composto dalle top 25 componenti del MVIS CryptoCompare Digital Assets 100 Index per size e liquidità), ricopre invece, nell’offerta di VanEck, un ruolo che, per rappresentatività, risulta simile a quello che l’indice Dow Jones ha sul mercato azionario internazionale, mentre, per avere una selezione di asset simile a quella offerta, sempre in campo equity, dallo S&P 500, dovremo fare riferimento allo MVIS Crypto Compare Digital Assets 10 (indice capped al 30% top 10 delle componenti del MVIS CryptoCompare Digital Assets 100 Index a maggior size e liquidità) che presenta la seguente composizione: Bitcoin 26.69%, Ethereum24.56%, Bitcoin Cash 23.69%, Ripple 8.41%, Litecoin 4.22%, DASH 4.21%, IOTA 2.34%, Monero 2.22%, Ethereum Classic 2.11%, Bitcoin Gold 1.54%.

I nuovi indici lanciati da VanEck tramite MV Index Solutions:

MVIS CryptoCompare Bitcoin Cash

MVIS CryptoCompare Bitcoin

MVIS CryptoCompare Dash

MVIS CryptoCompare Digital Assets 10

MVIS CryptoCompare Digital Assets 100

MVIS CryptoCompare Digital Assets 100 Large-Cap

MVIS CryptoCompare Digital Assets 100 Mid-Cap

MVIS CryptoCompare Digital Assets 100 Small-Cap

MVIS CryptoCompare Digital Assets 25

MVIS CryptoCompare Digital Assets 5

MVIS CryptoCompare Ethereum Classic

MVIS CryptoCompare Ethereum

MVIS CryptoCompare IOTA

MVIS CryptoCompare LiteCoin

MVIS CryptoCompare Monero

MVIS CryptoCompare NEM

MVIS CryptoCompare NEO

MVIS CryptoCompare Ripple

MVIS CryptoCompare Zcash


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