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Il primo ETF multi asset PIR compliant è a firma Invesco PowerShares


Con febbraio l’incertezza latente torna allo scoperto sotto forma di volatilità e robuste prese di profitto che riportano il Dow Jones ai livelli di dicembre 2017. Mentre i mercati si interrogano sull’entità di questa correzione/inversione Invesco PowerShares, punta proprio sul tema della diversificazione dei rischi per aggredire un settore che nel 2017 ha registrato AUM in continua crescita ossia quello delle soluzioni ETF strutturate per l'impiego in gestioni PIR. L'asset manager porta infatti sul segmento ETFplus di Borsa Italiana il primo ETF PIR compliant che aggiunge alle tradizionali caratteristiche di questi prodotti tipicamente equity la diversificazione derivante da una gestione multi asset, ossia capace di spaziare tra diverse asset class. Il PowerShares Italian PIR Multi-Asset Portfolio UCITS ETF (EI00BF1JZ00), nel rispetto della normativa sui Piani Individuali del Risparmio (legge 232/2016) attribuisce quindi all’equity il 70% del portafoglio ma investe il 27% rimanente nella componente obbligazionaria (mantiene una componente di liquidità funzionale oggi al 3%). Il portafoglio, sempre per soddisfare i requisiti di compliance necessari all’impiego in gestioni PIR, investe in società italiane il 75% del portafoglio equiponderando al 20% l’investimento negli indici FTSE Italia All-Share , FTSE Italia STAR, FTSE Italian Corporate Bond Select (rating sia inv. grade che high yield) e riservando una quota di poco inferiore (15%) al FTSE Italia Small Cap scegliendo poi di dedicare la restante parte (25%) ad un’esposizione geografica internazionale che amplifica ulteriormente, sia lato equity che lato bond, la diversificazione. La ponderazione obbiettivo prescelta è rivista ogni tre mesi. Gli indici a tal fine individuati sono per l’equity il NASDAQ Global Buyback Achievers, che seleziona aziende intenzionate a migliorare la propria solidità impiegando l’eventuale surplus di liquidità in operazioni di buyback azionario e il Citi Time-Weighted US Fallen Angel Bond Select, una selezione di titoli obbligazionari corporate che hanno subito declassamenti dall’investment grade e che risultano ad alto rischio/rendimento (inferiori a tripla B). Quest’ultimo indice raggiunge la prima posizione tra le top ten holdings. Interessante osservare la metodologia di pesatura che si trova alla base dell'indice, strutturata per aumentare il peso in portafoglio dei titoli che hanno osservato più di recente il downgrading riducendola all'aumentare del tempo trascorso dall'inclusione: lo scopo è quello di esporsi maggiormente ai titoli che hanno le maggiori probabilità di osservare i repentini incrementi di prezzo che tipicamente avvengono dopo l'iniziale discesa conseguente al downgrading. L’esposizione geografica internazionale ottenuta tramite questi due indici si sostanzia in un 10.65% del portafoglio esposto al Nord America, il 7.31% all’Irlanda, 2.71% Giappone, 2.19% Svizzera mentre le altre componenti non superano lo 0.4% del portafoglio. Una strategia multi asset aperta all’investimento internazionale soddisfa i presupposti di diversificazione impliciti in una soluzione PIR, strutturata de facto per un investimento minimo di 5 anni, e costituisce una caratteristica non riscontrabile oggi in altri prodotti PIR compliant. Le cedole e i dividendi del nuovo ETF sono reinvestiti continuamente. Invesco PowerShares richiede una commissione annua dello 0.45% e replica fisicamente gli indici prescelti. Ricordiamo che l’investimento il prodotti PIR compliant è da considerarsi nel contesto di una gestione professionale dedicata, ma, nel caso l’investitore sia una persona fisica, è bene ricordare che per godere dei potenziali vantaggi fiscali legati a tale investimento, il fondo deve essere detenuto in un apposito conto PIR ( anche in questo caso per almeno 5 anni).


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