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L’Europa secondo George Soros


E’ un "personaggio" assai noto, ed anche discusso, della grande finanza: George Soros, il finanziere e filantropo di origine ungherese, intervenuto al Festival con l'economista tedesco Peter Bofinger, il presidente dell'Università di Trento Enzo Cipolletta e il giornalista Federico Fubini, in un dibattito coordinato da Rob Johnson.

"I partiti della coalizione emersa dalle elezioni - spiega Soros, attraverso il giornalista Fubini che ha riportato le dichiarazioni rese dal finanziere al Corriere della Sera - hanno esigenze diverse, ma il budget è uno solo e questo potrebbe portare ad una crisi di governo. L’Unione europea, però, non deve cedere alla tentazione, che di tanto in tanto emerge, di insegnare qualcosa all’Italia visto il risultato delle elezioni che sono andate a favore dei partiti euroscettici. Alcune delle lamentele fatte dagli elettori italiani all’Europa – secondo Soros – sono legittime, ma minacciare di uscire dall’unione monetaria non è certo la cosa migliore per cambiare le normative. Se l’Italia dovesse implementare qualsiasi innovazione che possa essere considerata come una sorta di valuta parallela potrebbe rischiare un attacco speculativo alle banche e alle attività”.

Soros, sulle politiche dell’immigrazione ritiene che l’Europa debba sostenere l’Italia, visto l’onere che sta sopportando, e, in senso più generale, le istituzioni europee dovrebbero affrontare il problema alla radice, intervenendo in Africa con 30 miliardi in più di aiuti ogni anno, per almeno 7 anni di fila. “La disintegrazione dell’Europa – dice Soros – non è più solo una figura retorica, è la dura realtà. L’Unione Europea è di fronte a un gran numero di minacce esterne e interne e ha poche possibilità di evitare la disintegrazione a meno che l’alleanza franco-tedesca tenga. Francia e Germania hanno molte questioni da risolvere, di cui la più importante è il futuro dell’area euro”. Infine un accenno al Festival dell’Economia di Trento, che per Soros rappresenta una sede dove gli argomenti vengono affrontati non dall’alto, ma con uno sforzo per coinvolgere la società civile, con una vera discussione. Rappresenta un esempio che spero venga seguito da altri.


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Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!
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Da L’Avventura della Moneta a MUDEM: oltre 16.000 grazie!

C’è ancora tempo, fino al 28 aprile, per visitare L’Avventura della Moneta, la mostra immersiva anteprima di MUDEM, il futuro Museo della Moneta- Banca d’Italia in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma. La mostra, ideata da Paco Lanciano e Giovanni Carrada per la Banca d’Italia, ha ricevuto oltre 16.000 prenotazioni, è stata visitata da più di 7.000 studenti ed è stata accompagnata da ben 20 eventi. MUDEM ha organizzato visite dedicate alle scuole primarie e secondarie e realizzato 68 attività educative, grazie alla collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, il CNR, l'Opera Nazionale Montessori e il Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia. Nel ciclo di incontri Dopo l'avventura, esperti e accademici hanno approfondito i temi della mostra con le loro ricerche e spunti originali. Il Museo della Moneta ha intrapreso un lavoro di co-progettazione e sperimentazione per l'accessibilità della mostra e del museo. È stato realizzato un percorso tattile e multisensoriale che ha reso accessibili alle persone cieche e ipovedenti le prime tre sale della mostra. Per le persone sorde sono stati progettati dei supporti nella Lingua dei segni italiana: tablet con video in LIS e smartglasses con sottotitoli per visitare l’intero percorso. Questo video è un ringraziamento a chi finora ha seguito MUDEM e a chi si sintonizzerà sulle sue frequenze nei prossimi mesi. …Il viaggio è solo all’inizio!
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