Banca d’Italia: lanciato l’allarme per la creazione autonoma di moneta scritturale
Banca d’Italia ha recentemente pubblicato un avviso al pubblico con il quale denuncia un fenomeno, in crescita, concernente la dichiarata volontà di utilizzare “euro scritturali” autonomamente creati dai cittadini per pagare propri debiti o per richiedere l’emissione di vaglia cambiari.
Banca d’Italia reagisce a tale fenomeno cercando di fare chiarezza.
Sulla base del fatto che il web contribuisce alla diffusione della cd. “teoria della creazione autonoma di moneta scritturale”, fondata su un’idea di proprietà collettiva della moneta, al punto che sono addirittura pubblicati moduli per la creazione di “euro scritturali” e per la comunicazione ai creditori, quali enti pubblici e banche, del presunto pagamento, Banca d’Italia precisa con forza che, in virtù della normativa vigente, l’unica forma di moneta legale, dotata del potere di estinguere le obbligazioni in denaro, è quella emessa dalla BCE, che grazie alle rigide procedure da cui è regolata garantisce sia la fiducia generale nella moneta, sia la stabilità del suo valore.
Inoltre, sottolinea Bankitalia, “la prestazione dei servizi di pagamento, attraverso moneta scritturale, è un’attività consentita per legge esclusivamente ai soggetti abilitati”, sottoposti alla legge di vigilanza. Nessun fondamento giuridico può pertanto essere affermato in relazione alla creazione autonoma di moneta scritturale. Banca d’Italia conclude espressamente riservandosi di adottare possibili iniziative legali a tutela della propria posizione e dei potenziali effetti destabilizzanti per l’ordine pubblico economico.
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