" L'Inverno sta arrivando"
I numeri spesso sono più espliciti delle parole. Ed i numeri relativi ai conti dell' Inps stanno addirittura gridando: l’Istituto di previdenza pubblica ha aggiornato le sue previsioni per fine anno, costringendo ad ammettere che ci sarà un forte peggioramento del disavanzo, passato da 4 miliardi e 324 milioni del 2018 a 6 miliardi e 831 milioni iscritti a maggio. L’incremento della perdita dell’Inps è stata, quindi, pari a 2 miliardi e 507 milioni di euro. Si tratta di un peggioramento significativo della gestione, già deficitaria, delle pensioni dei dipendenti pubblici e dei commercianti. Le prime erano in rosso di 9 miliardi e 695 milioni, ora lo sono di 11 miliardi e 125 milioni. Le pensioni dei commercianti presentano un passivo minore, di 2 miliardi e 333 milioni nel 2019, che però risulta essere il doppio rispetto al 2018, quando era di un miliardo e 121 milioni. Rimane in avanzo la gestione della gran parte dei lavoratori dipendenti: 3 miliardi e 487 milioni, solo 73 milioni in meno dell’anno scorso. Ancora meglio la gestione dei lavoratori parasubordinati, in attivo di ben 7 miliardi e 130 milioni, attivo che migliora ulteriormente di 414 milioni. Insomma, laddove le cose andavano bene continuano ad andare positivamente o addirittura a migliorare. I buchi neri come la gestione delle pensioni pubbliche continuano, invece, a peggiorare. E per quanto riguarda il patrimonio, le cose non sono certo migliori: la conseguenza del deficit complessivo è che il patrimonio delle gestioni previdenziali dell’Inps viene ulteriormente mangiato, esattamente di 6 miliardi e 831 milioni, ovvero della cifra del deficit del 2019, passando da 50 miliardi e 577 milioni del 2018 a 43 miliardi e 726 milioni del 2019. La situazione che peggiora più velocemente, manco a dirlo, è quella delle pensioni dei dipendenti pubblici. Il patrimonio della relativa gestione previdenziale era già in rosso di 9 miliardi e 346 milioni. A causa del gigantesco buco di 11 miliardi e 125 milioni si passerà a un patrimonio negativo per 20 miliardi e 472 milioni. Il rosso più profondo però è quello della gestione dei dipendenti, ben 99 miliardi e 728 milioni a livello patrimoniale. Quanto tempo ancora ci vorrà prima che "l'Inverno" sopraggiunga a ghiacciare definitivamente i poco rassicuranti numeri del risicato patrimonio dell' Istituto Nazionale di Previdenza Sociale?
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